Enna. Consiglio provinciale decide eventuale uscita da Consorzio ASI

Enna. Mancano conferme sul proseguimento dei lavori nella galleria Juculia, che dovrebbe alimentare idricamente la diga Olivo, sul Consorzio Asi mancano risposte concrete e la Provincia regionale, se dovesse rimanere questo continuo commissariamento che lo penalizza, potrebbe uscire dai soci del Consorzio Asi. Sono queste le decisioni venute fuori dal Consiglio provinciale, riunitosi mercoledì pomeriggio, presieduto da Massimo Greco. Sulla Galleria Juculia e sul licenziamento dei venti operai, che hanno accettato la disoccupazione, i risultati non sono eccellenti, anche perché il problema è stato affrontato in colpevole ritardo e l’intervento del Consiglio provinciale lascia il tempo che trova. Per l’occasione erano presenti rappresentanti delle organizzazione sindacali che hanno seguito da tempo la vicenda degli operai, che li hanno assistiti quando hanno occupato la galleria, che hanno procurato incontri con il presidente della Regione Lombardo, ricevendo assicurazioni che non si sono concretizzate. L’assessore provinciale alle Infrastrutture , Turi Zinna, ha svolto una breve relazione sulla vicenda della Galleria Juculia, che si trascina da 21 anni, senza trovare una soluzione idonea. Per Turi Zinna, esperto del settore, non si tratta di problema di finanziamenti, ma di problemi di carattere tecnico, o meglio di carattere geologico, visto che la situazione è molto pericolosa e potrebbe provocare danni ingenti se non si interviene subito.Comunque sul problema l’unico che potrebbe dare risposte certe le può dare il presidente della Regione Siciliana.
Per quanto riguarda il Consorzio Asi, dove i commissariamenti straordinari si succedono con frequenza semestrale, che non si riesce a dare gli organi statutari necessari per potere riprendere la normale attività. Diversi gli interventi sulla questione, ma tutti indirizzati alla necessità di richiedere la costituzione degli organi del Consorzio in caso contrario la Provincia regionale dovrebbe chiedere la fuoruscita dal Consorzio. E’ stato votato a maggioranza un ordine del giorno che si punta su quattro punti, due dei quali sono stati condivisi da tutto il Consiglio, mentre due sono stati contestati dall’Udc (Granata e Comito), che non li ha voluti votare ed i consiglieri sono usciti dall’aula. L’ordine del giorno è stato votato favorevolmente da 13 consiglieri, appartenenti al PD, Pdl e MpA. C’è una richiesta di convocazione del Consiglio provinciale per affrontare, in una seduta straordinaria, l’argomento, ma nel contempo sono stati approvati quattro punti che sollecitano l’assessorato regionale alle attività produttive a ricostituire gli organi statutari; richiedere al commissario straordinario copia degli atti prodotti dalle gestioni commissariali; richieste all’attuale commissario, Alfonso Cicero, una dettagliata relazione dalla quale si evincano le motivazioni di ordine legale che hanno determinato, nei diciotto mesi di commissariamento, la mancata normalizzazione degli organi consortili; in caso di mancata o tardiva ricostituzione degli organi consortili, proporre al Consiglio provinciale la fuoruscita della Provincia regionale dal Consorzio Asi.