Enna. Idea scellerata privatizzazione acqua, tanto cara a politica cuffariana, crisafulliana e filo crisafulliana, bocciata anche dai cittadini ennesi

Enna. L’Associazione Fendinebbia, che già lo scorso anno si fece promotrice del convegno “l’acqua è un bene di tutti” a cui partecipò anche il Sen. Giuseppe Lumia, a proposito dei risultati referendari registrati ad Enna dichiara: “l’alta affluenza alle urne avutasi anche ad Enna in occasione del referendum del 12 e 13 giugno, che tra gli altri importanti quesiti, proponeva il ritorno alla pubblicizzazione dell’acqua, ha un significato politico chiaro ed inequivocabile.
E’ noto a tutti che la Sicilia, con la presidenza di Cuffaro è stata la prima regione a dare il via alla privatizzazione dell’acqua ed è altrettanto noto a tutti che, la Provincia di Enna, con Cataldo Salerno Presidente, è stata la prima provincia siciliana a privatizzare l’acqua.
L’idea scellerata della privatizzazione dell’acqua, tanto cara alla politica cuffariana, crisafulliana e filo crisafulliana, è stata bocciata anche dai cittadini ennesi i quali oramai consapevoli del disastro provocato dalla privatizzazione di servizi essenziali – acqua e rifiuti – hanno partecipato in tantissimi al voto.
E’ il caso di ricordare che la privatizzazione dell’acqua ha comportato, anche ad Enna, da una parte un notevole rincaro delle bollette per il pagamento di canoni e spese spesso non dovute e comunque troppo esose, dall’altro la possibilità di procedere a numerosissime assunzioni dirette rispondenti ad esclusive logiche politiche e non meritocratiche.
Adesso ci aspettiamo che il Sindaco di Enna, Paolo Garofalo, sostenuto dall’ampia maggioranza consiliare di cui dispone (Pd crisafulliano, Udc, componente grimaldiana e “responsabili di turno”) dopo avere invitato al voto i cittadini con bei manifesti e un bel comizio, metta in atto concreti atti amministravi che vadano verso la direzione della pubblicizzazione dell’acqua così come indicata dai Suoi concittadini”.