Presidente Monaco e la questione Rifiuti in provincia di Enna: problema o risorsa?

Enna. Si profila una prossima emergenza rifiuti e fa sentire la sua voce l’ex Consigliere provinciale di centro destra il nicosiano Sergio Malfitano. Ai tempi era il castigatore non solo del Presidente Monaco e della sua giunta, ma non risparmiava con le sue proposte nemmeno l’immobilismo dei suoi colleghi, questa in ordine di tempo la considerazione di Segio Malfitano che non risparmia ne la destra ne la sinistra:
“Le risorse economiche possono anche scarseggiare ma mai devono venir meno le idee e la voglia di ingegnarsi nel trovare soluzioni e strategie vincenti!
Ebbene, in un contesto, come quello attuale, di crisi economica globale, è quasi fisiologico che la nostra provincia soffra, anch’essa, una certa limitatezza di risorse economiche ma non è per nulla giustificabile né tantomeno ammissibile che la sua classe dirigente sia del tutto priva di idee e di strategie vincenti!
In questi ultimi anni, proprio in merito alla gestione dei rifiuti in provincia di Enna, abbiamo assistito al mortificante spettacolo dello “scarico barile” delle responsabilità tra centro destra e centro sinistra. E nel frattempo, i nostri amministratori locali, per cercare soluzioni tampone all’enorme “buco” di bilancio creatosi, in questi ultimi anni, nelle casse dell’Ato rifiuti e di Sicilia Ambiente, cosa fanno?
Semplice: aumentano le tariffe (il doppio rispetto a quelle del 2003), equiparandole, quasi del tutto, alle tariffe delle grandi aree urbane del Centro-Nord Italia, il cui costo della vita, tuttavia, è decisamente diverso rispetto al nostro! Basti pensare, ad esempio, come, nel 2009, la spesa annua per lo smaltimento della spazzatura, per un appartamento di cento metri quadri, a Roma, è stata di 398 euro mentre, a Nicosia di ben 300 euro (altro che politica di sviluppo per il Sud!). Inoltre, pur essendo unica la società di gestione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia, come spiegare le notevoli differenze di tariffe, a volte anche discriminanti, che sono state applicate nei vari comuni della nostra stessa provincia?
A fronte di questa azione “vessatoria” nei confronti dell’utenza, quali, in questi ultimi anni, le scelte dei nostri amministratori?
Il Presidente Monaco si defila e decide di abbandonare la “nave” di Sicilia Ambiente; nel frattempo, i soci dell’Ato EnnaEuno, ovvero Presidente della Provincia e Sindaci, si sono guardati bene dall’approvare il bilancio 2008 il quale, se approvato, avrebbe certamente fatto sforare il Patto di stabilità di stabilità di parecchi comuni e così, facendo finta di niente, “tirano a campare” continuando a nominare commissioni di liquidazione formata da professionisti, ciascuno di loro certamente stimati e valenti nel proprio campo professionale, ma di dubbia esperienza in materia di rifiuti.
Ma quali sono stai i principali motivi che hanno generato un aumento notevole delle ultime bollette, rispetto a quelle del 2003?
Innanzitutto è venuto meno il contributo che, fino al 2003, con il proprio bilancio pubblico, numerosi comuni elargivano al fine di rendere meno onerosa la tariffa per i propri cittadini; successivamente ci sono stati i mancati introiti dovuti alla illegittimità delle bollette emesse, così come affermato dall’Autorità giudiziaria competente. Ma quello che, a mio avviso, pesa più di tutto sull’impasse dei rifiuti è la mancanza di un vero Piano Industriale Pluriennale che avrebbe dovuto, da un lato, ridurre il carico previsto di conferimento dei rifiuti in discarica (il cui costo ammonta a circa 4 milioni di euro) e, dall’altro, avviare tutte quelle forme di smaltimento degli stessi rifiuti secondo metodi alternativi ed innovativi.
A tal proposito mi chiedo: “Che fine ha fatto la mia mozione che, già nel 2009, approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale, dava mandato al Presidente Monaco di avviare, nel territorio provinciale, progetti pilota con tecniche di smaltimento dei rifiuti ad impatto ambientale pari a zero (quali il metodo Thor)?”
Questi metodi avrebbero dovuto, da un lato, alleggerire di molto il conferimento in discarica e, di conseguenza, abbassare il relativo costo di 4 milioni di euro e, dall’altro, ricavare energia pulita e materiale riciclato, fattori determinanti per un abbattimento del costo bolletta. A ciò si aggiunge che, questi innovativi sistemi di smaltimento rifiuti, non solo avrebbero garantito l’attuale forza lavoro in carico all’Ato EnnaEuno e a Sicilia Ambiente ma avrebbero potuto consentire un’offerta consistente di nuovi posti di lavoro, fatto singolare nella nostra provincia!
Per di più mi domando: “Con quale “audacia” è stato possibile avviare, almeno in alcune aree della nostra provincia, una “specie”di raccolta differenziata priva del sistema “porta a porta” e senza l’attuazione di un necessario meccanismo incentivante di premialità per i cittadini virtuosi?”.
E, come se non bastasse, tutto questo è stato avviato senza il supporto di una minima campagna di informazione sul come differenziare i rifiuti che, necessariamente, doveva essere rivolta all’intera cittadinanza, prima dell’inizio della raccolta stessa!
Ma chi dovrebbe, in tal senso, tracciare le linee guida del processo economico, essere la sintesi e l’artefice delle strategie vincenti per il rilancio di un intero territorio se non il Presidente della Provincia?”
Oggi, è facile prendersela con Berlusconi o con Lombardo ma Lei, Dott. Monaco, che è il Presidente di questa Provincia, e che da circa due anni ha avuto il mandato, dal Consiglio provinciale, sulla presentazione di una mia mozione, di attivarsi al fine di promuovere strategie innovative sullo smaltimento dei rifiuti, così come stanno facendo, tutt’oggi, numerosi Enti Locali, quale atto concreto, in tal senso, ha posto in essere, oltre al fatto di essersela data “a gambe levate”, così come in occasione della dismissione, da parte della Provincia, delle quote di partecipazione a Sicilia Ambiente?
Tutti siamo ansiosi, già da tre anni, di sapere qual è il Suo pensiero, la Sua strategia vincente per cercare di portare a soluzione il problema rifiuti nella nostra provincia!
Non è che al tempo della Sua candidatura a Presidente della Provincia, il problema non era ancora conosciuto?!
Anzi, proprio Lei, nel Suo programma, evidenziava una situazione di una gravità quasi irreversibile e per questo Lei stesso indicava l’elaborazione di un Piano industriale e gestionale che avrebbe permesso la determinazione di un costo del servizio e quindi di tariffe eque e legittime; la sperimentazione di progetti pilota per città e per quartiere con premi in bolletta per i cittadini virtuosi!
Nonostante abbia persino costituito una Giunta tecnica, tuttavia di questo Piano industriale, di questi progetti pilota, di premi in bolletta per i cittadini virtuosi, da Lei così tanto promessi in campagna elettorale, nessuna notizia! …altro che Berlusconi e Lombardo!
Colgo l’occasione, Presidente Monaco, per ricordarLe che Lei è stato scelto, dalla maggioranza dei cittadini di questa provincia, perché, in campagna elettorale, ci aveva promesso di non scappare dai problemi ma di affrontarli!…e tutto questo al fine di difendere fino all’ultimo posto di lavoro!”.