Impatto zero – Enna bassa città
Enna-Provincia - 07/07/2011
Enna con l’Università e la presenza di circa 9 mila studenti è diventata di fatto la quarta area metropolitana, dopo Palermo, Catania e Messina, quindi bisognerà andare alla ricerca di soluzioni urbanistiche che consentano di poter far diventare “città” anche Enna andando a mettere in rete le varie contrade o “isole territoriali”. L’obiettivo del progetto “Enna impatto zero” è proprio questo”. A dichiararlo sono il professor Giovanni Tesoriere,preside della facoltà di Ingegneria e architettura, ed il professor Fabio Naselli, docente del corso di Urbanistica, che tra l’altro ha lavorato per conto dello studio “Urbani” che da tantissimi anni lavora sul Piano Regolatore Generale del capoluogo ennese assieme all’ingegnere Puleo. “Bisogna pensare ad Enna bassa come una città – ha dichiarato Fabio Naselli – cercare di riunire tutte le frammentarietà che l’intera zona presenta ed il corso di Urbanistica con tutti i suoi studenti ha lavorato per raggiungere ad un obiettivo che potrebbe risultare importante per il futuro di Enna, nel senso di arrivare a creare un corpo unico dove la qualità dell’ambiente prevalga su tutto, dove la mobilità non è necessari sia collegato con le strade. Gli studenti hanno effettuato un’analisi e la conoscenza dei problemi, poi a settembre si cercare di lavorare sulle soluzioni che devono essere condivise anche da chi amministrala città “.
Ecco perché il progetto “Enna impatto zero” è stato presentato al sindaco Paolo Garofalo, all’assessore ai Lavori Pubblici, Gino La Rocca, al presidente del consiglio Enrico Vetri, al responsabile dell’ufficio piano del capoluogo, Maurizio Miccichè, a Leonardo Russo, presidente dell’Ordine degli Architetti, a Fausto Severino, presidente dell’Ordine degli ingegneri. La presentazione è stata di Alice Albanese, responsabile dell’esercitazione e dottoranda di Ricerca, le introduzioni sono state affidate a Mauro Oddo, preside del Corso di laurea in Architettura, Fabio Naselli, Gabriele Freni, docente di Costruzioni idrauliche e Mariangela Liuzzo, docente di Disegno e Rilievo. Tra gli obiettivi primari la possibilità di una mobilità perdonale celere che collega le varie “isole o contrade”, magari realizzando scale mobili, gallerie urbane, addirittura passeggi interni ai palazzi, area di risulta da trasformare a verde funzionale. Tutto questo ovviamente “violenterà in meglio” e per certi aspetti l’attuale Piano regolatore, il quale, essendo passati circa diciotto anni, oggi non è più adeguato ad Enna bassa, invasa dagli studenti della Kore, con una mobilità veicolare e pedonale che è aumentata; ecco perché il professor Fabio Naselli parla di quarta area metropolitana, di necessità di trovare un filo conduttore comune che possa trasformare Enna bassa da una “zona urbanistica confusionale“ ad una città vera e propria dove il protagonista è il singolo. Per il professor Giovanni Tesoriere non ci sono grandi difficoltà per concretizzare questo problema, ed i soldi non sono una difficoltà notevole, la Kore possiede tra i migliori laboratori d’Italia, la progettualità urbanistica è all’avanguardia, quindi si spera di trovare collaborazione e capacità imprenditoriali per poter realizzare questo progetto che è importante per il capoluogo ennese