A Troina 114 gli stranieri residenti

Troina. Sono 114 gli stranieri residenti in paese e regolarmente registrati all’ufficio anagrafe del Comune. E’ molto probabile che ce ne siano di più di 114 perché non tutti gli stranieri residenti sono registrati negli elenchi comunali. Ma già di per sé il dato ufficiale di 114 si presta ad alcune considerazioni, se raffrontato ai 9.673 abitanti del paese al 30 giugno di quest’anno. Troina è un paese che non cresce perché la popolazione invecchia e nascono pochi bambini. Nel primo semestre di quest’anno ci sono stati 70 decessi e 20 nascite. Il saldo naturale della popolazione, come dicono i demografi, è negativo. Se si analizza in dettaglio quel dato di 114 stranieri residenti regolarmente registrati, si scopre che sono in gran parte donne: 70 su 114. In gran parte provengono dai paesi dell’Est. Tra questi la comunità più numerosa è costituita da romeni, che sono 69 di cui ben 48 donne. Molte di loro fanno le badanti di anziani. La badante è il simbolo di un nuovo welfare inventato dalle famiglie per rispondere al fallimento dell’assistenza pubblica. Per molti versi, le famiglie si comportano come gli imprenditori che si rivolgono al mercato internazionale del lavoro che fornisce occasioni a prezzi più contenuti. In questa sorta di mercato del lavoro, la domanda delle famiglie con anziani da accudire si incontra con l’offerta di immigrate in gran parte provenienti dalla Romania. Ci sono in paese delle qualificate strutture residenziali per anziani con lunghe liste di attesa. La maggior parte degli anziani troinesi preferisce, però, stare nella propria casa perché vive il ricovero in una casa di riposo come una sorta di parcheggio in attesa della morte. Ad alimentare la diffidenza verso la case di riposo o in altre strutture residenziali ci sono anche ragioni di natura economica. Il ricovero in una di questa strutture residenziali arriva costare dai 1000 ai 1300 euro al mese mentre il costo per una badante si aggira intorno ai 600 euro al mese. La presenza delle badanti indica la trasformazione che ha subìto la famiglia troinese. Con l’ingresso delle donne nel modo del lavoro, è venuta meno l’assistenza agli anziani della famiglia da parte delle figlie, delle cognate e sorelle, che nel passato, quando ancor c’era la famiglia allargata e le donne non lavoravano, erano le badanti naturali.

Silvano Privitera