Enna: Chiesa S. Agostino, novanta giorni per completare i lavori

Tre mesi per completare i lavori di copertura dell’ex convento agostiniano di Enna. È questa la decisione del giudice Marco Commandatore del Tribunale di Enna che chiude, così, la controversia tra i proprietari dello stabile e la chiesa di Sant’Agostino che da otto mesi è costretta a tenere chiusi i locali della sacrestia chiusi perché sequestrati.
I proprietari dello stabile dovranno dunque eseguire i lavori di ripristino della copertura entro novanta giorni dalla data della sentenza arrivata lo scorso 6 luglio.
“Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per una sentenza che finalmente sblocca una situazione che era diventata problematica” ha detto Paolo Vicari, rettore della confraternita Maria Santissima delle Grazie – che ha sede presso la chiesa -, nonché consulente tecnico che ha seguito da vicino l’intera vicenda. Una soddisfazione che ha coinvolto anche il parroco don Mario Petralia che in questi mesi è stato costretto a far svolgere tutte le attività parrocchiali in altri locali con i naturali disagi che ne sono seguiti. Ad assistere il parroco in questa controversia sono stati gli avvocati Prima Cammarata, Antonio Oliveri e Giuseppe Biondo. Anche i legali hanno sottolineato l’importanza di questa sentenza che chiude ogni dubbio.
I fatti nascono nel novembre del 2010 quando i locali parrocchiali annessi alla chiesa di Sant’Agostino vengono posti sotto sequestro dalla Procura di Enna a causa delle infiltrazioni d’acqua che provengono dalla copertura dello stabile confinante con la chiesa. Diverse sollecitazioni furono presentate ai proprietari, ma mai nessun intervento ne è seguito fino a quando don Petralia presentò un esposto alla Procura che verificatane la pericolosità decise di sequestrare la sacrestia. Successivamente il Tribunale diede incarico all’architetto La Barbera di Leonforte di periziare i locali e dare le indicazioni sui lavori da svolgere. Il 6 luglio l’ultimo atto che obbliga i proprietari a effettuare i lavori entro 90 giorni: “Speriamo che tutto venga fatto in fretta perché – ammette con preoccupazione Vicari – ci apprestiamo ad iniziare i festeggiamenti in onore della Madonna dè Carusi (la prima settimana di settembre ndr), ma anche perché ogni giorno i parrocchiani, i tanti bambini e la confraternita vive tanti disagi”.