Enna: Sabato festa degli immigrati

Una festa per gli immigrati. È quello che avverrà sabato prossimo ad Enna dove si intrecceranno costumi, piatti tipici, canti e balli tipici delle nazioni rappresentate dagli immigrati presenti nell’ennese.
Come deciso dal Coordinamento Immigrati, la Cgil parteciperà alla festa degli immigrati tramite l’Auser Onlus di Enna quale associazione di autogestione di vari servizi dedicati proprio a quanti emigrano verso il nostro Paese alla ricerca di una comunità e di una nuova vita. Intorno a questo pensiero si sono ritrovati Rita Magnano, Segretario generale della Camera del Lavoro territoriale, Giovanni Rabiolo, responsabile del Coordinamento, e di Francesco Macaluso, presidente dell’Auser. La giornata è stata voluta dalla Provincia Regionale di Enna insieme a diverse associazioni di volontariato che operano a favore dell’inserimento degli immigrati.
L’evento vuole proporsi come aiuto all’inclusione degli immigrati che hanno o chiedono un permesso di soggiorno, che sostengono la loro famiglia o cercano di formarla. La festa si svolgerà in piazza San Sebastiano ad Enna nel pomeriggio di sabato e vedrà partecipare tanti immigrati regolari di diverse nazionalità. Dalla Cgil hanno inoltre fatto notare che sarà una festa “anche se turbata dalle scelte politiche di un Governo che non ascolta i richiami della UE e della sua Corte Suprema a proposito del reato di clandestinità attribuito per punizione a quanti sono costretti a emigrare”. Una negatività che, continuano gli esponenti Cgil, “la Sicilia cerca di riparare attraverso un’apposita legge che prevede, in ogni Comune, l’istituzione di una Consulta dei cittadini extracomunitari” anche se ad oggi non si sa bene quanti Comuni l’abbiano formata. “La festa sarà vera se l’immigrato potrà essere accettato per la dignità di uomo di cui per natura è portatore, come soggetto di valori, diritti e doveri – ribadisce Rabiolo -. Sarebbe auspicabile che – afferma Giovanni Rabiolo – la Provincia Regionale potesse promuovere un incontro fra sindaci e volontariato sociale, al fine di sollecitare e coordinare l’elezione delle Consulte in tutti i Comuni recuperando i ritardi accumulati fino ad ora”. Per Rita Magnano questo potrebbe permettere di “intercettare meglio i bisogni dei migranti che non devono più essere chiamati stranieri, ma nuovi cittadini”.