Piazza Armerina: Al Majorana tre centisti e nessun bocciato

Conclusi in modo positivo gli esami di stato all’I.I.S. “Ettore Majorana” di Piazza Armerina: tutti promossi e 3 centisti. 99 i candidati ammessi agli esami (c’erano stati solo quattro studenti non ammessi), appartenenti alle varie specializzazioni, -Chimica, Elettronica, Elettrotecnica, Informatica, Meccanica, Turistica-, più due candidati esterni; a esaminarli quattro commissioni.

Gli esami si sono svolti in un clima sereno, ma nel contempo corretto e rigoroso, che ha permesso a tutti i ragazzi di dare il meglio di sé. E, magari, con inattesi voti positivi da parte di quegli studenti che nel corso dell’anno avevano arrancato ma che, davanti alle commissioni, hanno dato prova di maturità e messo a frutto capacità finora poco sfruttate. E con le inevitabili delusioni di chi, pur avendo avuto negli anni un curricolo ineccepibile, alla prova finale si è lasciato prendere dall’ansia di prestazione o addirittura dal panico. Particolarmente soddisfatti i tre centisti: Elisa Cannarozzo, indirizzo Chimici e Alessandro Alba, indirizzo Meccanici, entrambi indefessi pendolari provenienti da Enna, ed Elisa Paternicò, della quinta A Informatici, di Piazza Armerina.

A Elisa Cannarozzo ho chiesto di descrivermi le sue impressioni sull’esame e lei dall’alto del suo bel risultato ha risposto “Gli esami, come è normale che sia, una volta finiti appaiono come un giochetto, a me è sempre piaciuto scrivere, e il compito sull’amore mi ha dato la possibilità di esprimere tutti quei sentimenti che fanno parte del nostro essere, non solo viventi, ma umani. Nonostante tutti additino gli esami come una farsa, essi sono un segno importante del passaggio all’età adulta; una volta finiti, io mi sono sentita diversa, davvero più grande. Si realizza che il tempo “dell’obbligo” e finito ed è da qui che inizia la nostra vita”.

Elisa ha anche le idee abbastanza chiare sul suo futuro, anche sulle difficoltà che dovrà affrontare; dopo le sue parole è difficile aggiungere qualcosa che non suoni come una banalità: “Le ambizioni personali devono fare i conti con le possibilità economiche. Spero di ottenere qualche agevolazione, dalla regione nel caso rimanga in Sicilia. E così anche se dovessi scegliere una città fuori dalla regione. Le alternative al momento sono tra Padova e Ferrara. Il corso di laurea che più mi interessa è Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Sarebbe il più utile nel raggiungimento del mio “sogno”: possedere o lavorare per un laboratorio di produzione di farmaci a basso costo per popolazioni meno sviluppate. Il mio più che un sogno è un utopia, per fortuna però sono ancora giovane e la forza di sognare non mi manca. Inoltre come mi disse una volta una mia prof.: le utopie sono come lanterne che illuminano i sentieri della nostra vita, anche se non arriveremo a toccarle, ci avranno aiutato a non perdere di vista il giusto cammino”.

Franca Ciantia