Enna Calcio: È Cannarozzo il presidente; via alle trattative

“Il presidente dell’Enna è Peppino Cannarozzo”. Con queste parole è stata fatta chiarezza su chi detiene le redini dell’Enna. Il viaggio dell’assessore allo sport Enrico Grippaldi a Palermo – affiancato da Antonino Spallino e dallo sportivo Mario Rindone -, dove ha incontrato il presidente della Lega Calcio, Morgana, è servito a chiarire tanti aspetti. “Lo ha riconosciuto l’assemblea dei soci. Ho già chiamato Cannarozzo – aggiunge Grippaldi – a cui ho fatto le mie scuse per non averlo riconosciuto in tempo, ma è anche vero che lui non ha provveduto a darmi le carte che lo attestavano”. Grippaldi ha quindi detto che da questo momento Cannarozzo sarà l’unico interlocutore. “Non era vero che Bonasera vantava un diritto” ha detto Grippaldi alla luce di quanto emerso a Palermo. Si è poi parlato della situazione economica della società nei confronti della Lega ed è emerso che la situazione debitoria è di 29 mila e 200 euro, di cui ben 19 mila e 600 servono entro domani per l’iscrizione al campionato ed in questa cifra sono compresi una prima tranche per l’iscrizione, premi di preparazione e le vertenze dei tre allenatori. In tutti i casi Grippaldi cercherà di trovare degli accordi per avere delle liberatorie. Ma la Lega potrebbe prolungare i tempi al 3 agosto nel caso in cui ci saranno altre società nelle stesse condizioni degli ennesi, concedendo così altro tempo per reperire i fondi necessari all’iscrizione. Da oggi, dunque, si apre una nuova fase per l’Enna: “Convocherò subito un tavolo tecnico per il futuro dell’Enna e parlerò con Cannarozzo per capire i termini per il passaggio di società” ha detto Grippaldi che non retrocede da quelli che sono i suoi punti cardini: “La raccolta fondi, le dimissioni di tutti i dirigenti e che la società entrante si assuma onori ed oneri della gestione dell’Enna”. L’altra buona notizia riguarda l’accordo trovato da Spallino con l’ex giocatore Montalbano che vanta un credito dall’Enna, un accordo che permetterà al Comune di concedere un antico contributo di 14 mila e 500 euro all’Enna. Esce dunque sconfitto l’ex presidente Luigi Bonasera che ha combattuto contro i mulini a vento per far valere, a suo dire, un diritto non riconosciuto dalla Lega. Resta da vedere quale sarà la sua reazione e, soprattutto, se sarà ancora intenzionato a fare la raccolta fondi insieme a Nino Barbera per il bene dell’Enna Calcio o se le sue intenzioni finiscono qui. Ma non può cantare vittoria neanche Cannarozzo perchè l’assessore, che tanto si sta spendendo per l’Enna, vuole anche le sue dimissioni. Un passaggio non facile perchè l’anziano dirigente non ha mai nascosto la volontà di avere in cambio dei soldi altrimenti avrebbe fatto morire l’Enna che rischia d’essere in ostaggio.