Enna. Ancora segnalazioni di cani randagi in molte zone del capoluogo

Enna. Ancora una volta vengono segnalati cani randagi in molte zone del capoluogo ed alla periferia ed in qualche caso si tratta di cani, che, ad un certo momento, diventano aggressivi. E’ il caso segnalato, in contrada Zagarìa, poco sopra Pergusa, dove la sera si registra la presenza di un branco di cani nei pressi dell’incrocio che porta alla statale 117 bis e che in qualche caso hanno tentato di aggredire le persone. Ma non basta perché i cani randagi vengono segnalati, come sempre, all’interno della zona dove si trova l’ospedale Umberto I, nei pressi della facoltà di Psicologia dell’Università Kore, ed anche a Pergusa, nella zona dove si trova l’ufficio postale, senza contare che molto spesso un branco di cani si trova a salire dalla zona di Papardura per avviarsi verso piazza Europa, molto spesso per andare a cercare cibo. Anche in questo caso non si tratta di cani tranquilli perché si nota benissimo che si tratta di cani aggressivi. Nonostante le tante assicurazioni provenienti dall’amministrazione comunale, che ha programmato la sterilizzazione di molti cani randagi e di avere istituito un apposito ufficio nei pressi dell’ex macello, i cani randagi continuano ad essere segnalati in molte zone del capoluogo ed alla periferia senza che vi sia stato un intervento radicale per il loro prelievo ed il trasferimento nel canile, esistente in provincia di Caltanissetta, con il quale il Comune capoluogo ha sottoscritto un convenzione per il mantenimento di questi cani con un costo che si aggira intorno ai 300 mila euro l’anno. Da qualche tempo, su iniziativa del consigliere Cesare Fussone di Primavera Democratica si parla di realizzare un canile in territorio comunale in modo da risolvere questi problemi ed anche per una diminuzione delle spese di mantenimento dei cani randagi in un canile fuori provincia. Il consiglio comunale ha approvato la proposta di realizzare un canile nel territorio comunale, ma si dovrà preparare il progetto e, quindi, accedere ai finanziamenti regionali, ma è chiaro che si tratta di un iter burocratico molto lungo, mentre i cani randagi continuano ad imperversare su tutto il territorio comunale, ad aumentare in maniera consistente ed ad allarmare la cittadinanza, tenuto conto che alcuni cani sono molto aggressivi e già all’interno dell’ospedale Umberto I alcune persone sono state aggredite.

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redazione-vivienna