Pregiudicato di Piazza Armerina arrestato per scontare numerose condanne

Piazza Armerina. Arrestato, in esecuzione del provvedimento emanato dalla Procura della Repubblica di Enna, a carico di un giovane pregiudicato armerino, Sarda Alessio, classe 1982, per scontare un concorso di pene residue, in seguito al cumulo di numerose condanne per diversi episodi di reato, inerenti il traffico di sostanze stupefacenti, contro il patrimonio, le violazioni inerenti le misure di prevenzione cui era sottoposto – sorveglianza speciale di P.S. con obblighi – falsa testimonianza, nonché ricettazione, da espiare in regime di detenzione domiciliare per complessivi anni 1 mesi 1 e giorni 24.
Il pregiudicato, infatti, in passato, si rese responsabile di numerosi episodi di reato, con riferimento alle condanne: del Tribunale di Enna, con sentenza in data 24 Aprile 2006, alla pena di una anno e mesi quattro di reclusione, per la falsa testimonianza, reato commesso il primo di Ottobre 2002; del Tribunale di Enna, con sentenza in data 7 Novembre 2005, alla pena di mesi otto di reclusione ed euro duecentosessanta/00 di multa, per il reato di furto in abitazione, commesso il 19 Giugno 2003; del GIP del Tribunale di Enna, con sentenza in data 19 Febbraio 2010, alla pena di mesi otto di reclusione ed euro duemila di multa, per il reato di detenzione illegale di sostanza stupefacente, commesso il 30 Luglio 2009; della Corte di Appello di Caltanissetta, con sentenza in data 16 Febbraio 2010, alla pena di mesi otto di reclusione ed euro millecinquecento/00 di multa, per il reato di detenzione illegale di sostanza stupefacente, commesso il 30 Agosto 2004; della Corte di Appello di Caltanissetta, con sentenza in data 23 Marzo 2010, alla pena di mese uno e giorni ventiquattro di reclusione, per violazione di obblighi inerenti la sorveglianza speciale della PS, reato commesso il 15 Dicembre 2005; e del Tribunale di Enna, con sentenza in data 23 Giugno 2008, alla pena di mesi due di reclusione ed euro cento/00 di multa, per il reato di ricettazione di un telefono cellulare, commesso in data successiva all’11 Maggio 2001.
In seguito alle numerose condanne inflitte dal Tribunale di Enna e dalla Corte nissena, ed al conseguente provvedimento di riunificazione di pene concorrenti – nonché il vaglio del Tribunale di Sorveglianza che concedeva la misura alternativa della detenzione domiciliare – il pregiudicato diveniva destinatario del provvedimento della Procura della Repubblica di Enna, che ordinava l’esecuzione della residua pena, conseguente allo scorporo dei periodi di detenzione già sofferti.
Gli investigatori del Commissariato di Piazza Armerina – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti, dunque, eseguito il provvedimento, ponevano al regime della detenzione domiciliare il pregiudicato armerino, per scontare la residua pena di anni 1 mesi 1 e giorni 24, conseguente alle numerose condanne.