Enna. In Consiglio provinciale la crisi delle imprese

Enna. Ennesimo rinvio sulla costituzione e sullo statuto delle nuove società che opereranno nel servizio di raccolta dei rifiuti, intermezzo di protesta da parte di alcuni lavoratori ecologici, contestata in maniera dura la proposta di Castiglione di eliminare le province di Enna e Ragusa anche dai consiglieri del PdL, solito abbandono dei consiglieri del PD, rinvio per approfondimento dell’ordine del giorno sulle attività produttive, presentato da Paolo Buscemi, breve ed apprezzata relazione dell’assessore alle infrastrutture Turi Zinna sul finanziamento della diga Olivo e sulla viabilità. Sono stati questi i fatti più essenziali del consiglio provinciale di mercoledì sera , che ha vissuto momenti piuttosto caldi nello scontro tra consiglieri e lavoratori ecologici. Il primo argomento affrontato dal consiglio è stata la Costituzione della Società consortile per azioni, denominata società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (SRR) ATO n. 6 con l’approvazione dello statuto e dell’ atto costitutivo. Sull’argomento sono intervenuti Catania (Mpa) , Colianni (Gruppo federato), che hanno chiesto il rinvio dell’argomento perché si aspettano indicazioni certe da parte della Regione, Alloro, capogruppo del PD, che ha sostenuto che la costituzione della nuova società si può votare, Massimo Greco che ha sostenuto che si aspetta un atto legislativo. Alla fine si decide di rinviare l’argomento alla prossima riunione del consiglio. Intanto la maggior parte dei consiglieri del Pd escono dall’aula. Paolo Buscemi portava in discussione la proposta di Castiglione di diminuire le province con il taglio di Enna e Ragusa. Pesante l’intervento di Francesco Spedale del PdL, il quale sottolineava che la proposta di Castiglione è ridicola, e che sarebbe opportuno che alcuni comuni del catanese e del messinese passassero alla provincia di Enna, mentre Salvo La Porta del PdL dichiarava che bisogna abolire le province di Catania, Messina e Palermo, diventando aree metropolitane. Sull’ordine del giorno che riguardava la crisi delle imprese c’è stato un breve intervento di Paolo Buscemi, ed un lungo e completo intervento di Toni Palma, presidente della Cna, il quale ha invitato i consiglieri provinciali a d attivarsi, anche con i sindaci e le delegazioni regionale e nazionale per cercare di dare una svolta importante all’economia della provincia. ”Il momento è preoccupante – ha dichiarato Tonino Palma – molte imprese rischiano di chiudere perché non hanno la possibilità di pagare i contributi assistenziali, non hanno soldi, c’è un incremento della disoccupazione. Bisogna prendere una posizione certa se vogliamo evitare il baratro. Ci sono 72 imprese che vogliono realizzare le loro strutture, ma la zona artigiana del comune capoluogo non è stata ampliata ed anche questa è una grossa negatività”. Erano presenti Termine della Confcomemrcio e Li Volsi della Confesercenti. Anche su questo argomento il consiglio ha deciso di ritrattarlo nella prossima seduta. Il debito fuori bilancio è stato ritirato. In chiusura c’è stato una breve relazione dell’assessore alle infrastrutture Turi Zinna, il quale ha parlato, per grandi linee dei tanti appalti che arriveranno per la provincia, lo stanziamento di 47 milioni di euro per il completamento della galleria Juculia,che dovrebbe portare acqua alla diga Olivo ed ha annunciato che ci saranno notizie importanti per quanto riguarda il finanziamento della Nord-Sud.

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redazione-vivienna