Canicattini Bagni, 16° festival internazionale del jazz “Sergio Amato”

Si avvia ormai a conclusione questa 16° edizione del Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato” di Canicattini Bagni, aperto lo scorso 5 agosto dagli Amato Jazz Trio che, come da tradizione, chiuderanno domani sera, giorno di ferragosto, dopo l’esibizione del gruppo maltese di “Paul Abela Quartet” (Paul Abela piano, Marc Galea chitarra, Alan Portelli basso, Joe Bibi Camilleri batteria) e del portoghese “Rui Caetano Trio” (Rui Caetano piano, Bernardo Moreira basso, Bruno Pedroso batteria), paesi con il quale il Comune di Canicattini Bagni, che da sempre promuove il Festival Jazz “Sergio Amato”, come ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta, intraprenderà percorsi di interscambio culturale e non solo, in un progetto più ampio di crescita euro mediterranea.

Un Festival, come raccontano la piazza e i dati delle presenze, che oltre ad essersi conquistato uno spazio non indifferente tra la stampa specializzata e di settore, grazie allo spessore artistico e culturale dei musicisti che calcano il palco di Piazza XX Settembre, dopo essere stato inserito lo scorso anno tra le manifestazioni del “Circuito del Mito” della Regione, quest’anno, invece, ha avuto il pregio di essere tra i “Grandi Eventi” siciliani.

Motivo di grande soddisfazione per gli organizzatori delle associazioni “Otama” e “Jhan – la Sorgente della Musica” e per il primo cittadino canicattinese che sul progetto jazz-musica-cultura-territorio ha sempre puntato per dare sviluppo ad un territorio di grandissimo pregio.

Ed ieri sera, annunciato come sempre dal giornalista Gaetano Guzzardo e da uno dei giovani corsisti che hanno frequentato il seminario di “giornalismo musicale” tenuto da Maurizio Franco, per l’occasione il canicattinese Salvo Petruzzelli, ad entusiasmare il grande pubblico di appassionati un quartetto di grande nomi guidato da un sassofonista tra i più eclettici del panorama jazzistico italiano ed internazionale.

Parliamo di Michael Rosen, newyorchese di Ithaca, ma da quasi 25 anni ormai residente in Italia, dove il quarantottenne sassofonista ha posto la base dal quale partire per esibirsi su tutti i palcoscenici e i festival sparsi per il mondo. Grande musicista, compositore ed esecutore, Rosen ha proposto molti inediti che faranno parte del suo prossimo cd, con un jazz moderno, fresco, capace di guardare con uguale attenzione sia agli aspetti melodici che ritmici.

Un jazz che ha messo in evidenza le sue grandi capacità di strumentista che predilige il sax soprano al sax tenore, ma che nello steso tempo mette in luce le altrettante capacità dei suoi compagni di viaggi, che ieri, per l’occasione, e come non poteva essere, grandi professionisti come Marcello Pellitteri alla batteria, siciliano da anni trapiantato a New York, docente nel famosissimo Berklee College of Music di Boston, metà al quale guardano tutti i giovani musicisti al mondo, e batterista preferito dei più grandi jazzisti, e poi Roberto Occhipinti al contrabbasso, anch’egli di origine siciliana, per l’esattezza modicana, ma sempre residente a Toronto in Canada dove svolge una intensa attività jazzistica spostandosi in tutto il mondo, in particolare Cuba, essendo un cultore della musica afrocubana.

Infine, un giovanissimo ventunenne solarinese, Seby Burgio al piano, cresciuto nelle tante edizioni del Festival Jazz canicattinese, e nuova stella nascente del jazz italiano, vincitore di premi di prestigio, non ultimo a Trieste, appena il mese scorso, superando le selezioni di centinaia di pianisti italiani, la prima edizione nazionale del “Lelio Luttazzi”, che gli ha fruttato una borsa di studio per un corso semestrale di perfezionamento presso The New School for Jazz and Contemporary Music di New York.

Il suo duettare con il sax Rosen e la batteria di Pellitteri, mostrando straordinarie doti tecniche e grande fantasia e creatività nell’uso della testiera, oltre che conoscenza del jazz, ha letteralmente incantato il pubblico e gli appassionati.

E un Seby Burgio instancabile e disponibile è stato protagonista subito dopo il concerto di Rosen sul palco centrale, al Jazz Club, nell’ensemble che ha accompagnato la straordinaria voce di Camilla Battaglia, che ha fatto il pienone entusiasmando i presenti e quelli che hanno seguito le sue esibizioni all’esterno nella proiezione video nel “Villaggio Globale” del maestro scenografo Antonino Paguni.

Con lui un gruppo ormai affiatato di musicisti siciliani ben conosciuto a livello internazionale: da Rino Cirinnà al sax tenore, a Dino Rubino alla tromba, Nello Toscano al contrabbasso, Peppe Tringali alla batteria.

Questa sera, nella penultima delle serate di questo appuntamento con la musica Jazz a Canicattini Bagni, di scena un altro grande jazzista, Maurizio Giammarco sax, con la sua suite “Cieli di Sicilia”, e Dino Rubino tromba, accompagnati dall’Orchestra Jazz del Mediterraneo, formata da musicisti siciliani di altrettanto spessore diretti da Nello Toscano (al sax O. Maugeri, M. Caruso, R. Cirinnà, G. Cristoforo, C. Cattano; ai tromboni G. Pavone, S. Di Stefano, N. Sorbello, A. Caldarella; alla tromba S. Barbara, S. Riolo, D. Amasi, G. Morello, al piano Seby Burgio, al contrabbasso Alberto Fidone, alla batteria Peppe Tringali).

Al Jazz Club due le formazioni che si esibiranno: Maurizio Diara alla chitarra e Alberto Amato al contrabbasso; e “Raffaele Genovese Quartet” (R. Genovese piano e composizione, Carmelo Venuto basso e contrabbasso, Gioachino Papa alla chitarra, ed Emanuele Primavera alla batteria e percussioni).