Piazza Armerina. Consiglio comunale dice si a privatizzazione asilo nido

Piazza Armerina. Il consiglio comunale prefestivo approva i primi due punti all’ordine del giorno: privatizzazione dell’asilo nido, piano triennale delle opere pubbliche.
Per quanto riguarda la privatizzazione del nido comunale, il consiglio, in tre differenti sedute, aveva tergiversato sull’argomento che portato in aula aveva acceso gli animi e le contrapposizioni dei consiglieri dei diversi schieramenti politici rappresentati nel civico consesso, che chiedevano chiarimenti non essendo convinti dell’effettivo risparmio, per l’ente comune, derivante dalla privatizzazione.
Giovedì sera, invece, alla presenza tra il pubblico delle dipendenti del nido, le motivazioni, della giunta, a supporto della proposta di privatizzazione della gestione del servizio, offerto ai più piccoli dall’asilo nido ex Onmi “ Miriam Schillaci” di via Floresta, hanno avuto la meglio ed il consiglio alla unanimità dei presenti in aula ha detto si.
L’ultima volta nella seduta del 23 luglio scorso, era stata l’assessore comunale alle politiche sociali, Lina Grillo, a decidere per il ritiro della proposta, davanti al fuoco di fila dei consiglieri, per poter ulteriormente approfondire gli studi e riproporla al consiglio, e successivamente lo stesso Nigrelli era intervenuto con una propria dichiarazione a difesa della scelta amministrativa operata dalla sua giunta. “La relazione -aveva spiegato il Sindaco – del dirigente delle politiche sociali del comune, dott. Notaro, chiarisce ogni dubbio, il costo previsto per il 2011 per l’asilo nido è di circa 540 mila euro, di cui 176 mila per il personale comunale, 363 mila per la cooperativa affidataria del servizio e 1.000 per le spese di mantenimento e funzionamento. Il numero dei lavoratori e la loro qualifica dipendono da un rapporto minimo educatore-bambino che deve essere garantito in base al D.P. 29 giugno 1988. Presso l’asilo nido comunale “M. Schillaci”, operano costantemente quattordici operatori, tra cui undici educatrici, che fanno capo alla ditta affidataria del servizio socio-educativo in aggiunta a tre operatrici, impiegate comunali. Il servizio dovrebbe essere affidato ai privati, ai sensi dell’art. 30 del Codice dei Contratti, prevedendo a carico del comune un contributo forfettario annuo, al fine di mantenere inalterati l’attuale qualità e quantità dei servizi erogati agli utenti ”.
Il dirigente Notaro, nel relazionare ai consiglieri ha chiarito ogni dubbio sulla effettiva economicità, questo ha determinato la approvazione della proposta alla unanimità dei 18 consiglieri presenti e votanti in aula.
Anche il secondo argomento affrontato dall’aula, il piano triennale delle opere pubbliche, ha avuto buon esito pur se con qualche distinguo, infatti, i consiglieri Capizzi, Centonze e Failla, hanno votato contro la scaletta degli interventi delle opere pubbliche proposte dalla amministrazione comunale.
Infine con un rinvio a data da destinarsi, i consiglieri si sono dati appuntamento dopo la ormai prossima festa patronale, non dimenticando che occorrerà trattare gli altri punti all’ordine del giorno, propedeutici alla adozione del bilancio di previsione della spesa dell’ente comune per l’anno finanziario 2011 di cui ormai rimangono ben pochi mesi, e che dovrà essere approvato entro il termine ultimo e perentorio del 31 agosto prossimo.

Marta Furnari