Calano i furti in appartamento in provincia di Enna, saranno inviate a casa le foto delle targhe dei clienti delle “prostitute”

Enna. Non sarà tradizionale, ma l’incontro tra il questore Salvo Patanè ed i suoi più vicini e stimati collaboratori con i giornalisti, subito dopo ferragosto, continua ad essere apprezzato dalle parti. Uno scambio di idee importante perché è servito a fare il punto sulla situazione provinciale e con un pizzico di soddisfazione per le forze dell’ordine visto che alcuni reati sono calati vistosamente non solo per l’intensa attività di polizia e carabinieri, ma anche per la collaborazione che incominciano ad offrire i cittadini e che consentono di sventare atti criminosi. Con il questore, Salvo Patanè, s’è fatta una carrellata di quest’ultimo periodo a cominciare dall’omicidio di Gianni Tambè, legato strettamente all’omicidio di Maurizio Marotta, avvenuto a dicembre dello scorso anno, che coinvolge la malavita di quella zona, ma anche la vendita di droga, ai furti in appartamento che si sono ridotti in maniera notevole. “Quest’anno si sono azzerati i furti in appartamento – dichiara il dottor Patanè – pochi gli episodi che sono avvenuti sono isolati e non destano tanta preoccupazione. Lo scorso anno i furti erano già diminuiti del trenta per cento mentre quest’anno siamo arrivati ad oltre il cinquanta per cento di riduzione”. Se le percentuali sono queste la riduzione è sostanziale significa che l’opera di prevenzione delle forze dell’ordine sta dando dei frutti sperati. “La collaborazione della gente è molto significativa, un segnale positivo – ha aggiunto il Questore – basti evidenziare che abbiamo ricevuto chiamate di vicini di casa che avevano sentito dei rumori negli appartamenti accanto. Erano dei falsi allarmi, ma già è un dato importante valutare positivamente la collaborazione della gente”. Sull’accattonaggio evidenzia che sono quattro – cinque extracomunitari che vengono dal campo Cpt di Pian del Lago di Caltanissetta, ma già un paio di volte sono stati presi e rinviati al mittente; qualche episodio di prostituzione, specie nella zona di Mulinello, il Questore lo aveva detto chiaramente, quando è venuto fuori il caso delle giovani prostitute rumene che hanno scelto di “esercitare” allo svincolo di Mulinello, che la Polizia “avrebbe avuto mano dura con i clienti”. Il questore Patanè non si sbilancia, sulle misure in atto, anche se rimane l’operazione di fotografare le targhe dei clienti, le cui foto probabilmente saranno inviate nell’abitazione del fedifrago. L’episodio del mese scorso ha visto un sessantenne di Barrafranca scoperto in flagrante durante un rapporto sessuale, trovato fuori dalla macchina con gli slip abbassati, quindi denunciato alla Procura di Nicosia per atti osceni in luogo pubblico, assieme alla giovane rumena di 26 anni O.M.L. In tema di lotta alla mafia, infine, Patanè ricorda le importanti operazioni di questi anni da parte di polizia e carabinieri, che hanno sferrato colpi durissimi ai clan operanti in provincia. I timori sono legati soprattutto alla criminalità che espande il suo raggio d’azione e, quindi, l’arrivo di persone di Catania e della zona di Gela, Niscemi compresa, che fanno capi gente del luogo che prima era solo manovalanza, ma allo stato attuale tutto è sotto controllo, nonostante ci sia una deficienza di organico di almeno cinquanta uomini, una sola volante che opera nel capoluogo ennese, ma l’impegno di tutti gli agenti e dei funzionari consente di avere risultati probanti.