Piazza Armerina. Tenente Roccella ricordato ad incontro internazionale “Italiani in Patria e nel Mondo”

Piazza Armerina. Il Tenente Gustavo Elia Roccella verrà ricordato in occasione delle manifestazioni per l’incontro internazionale che si tiene ogni anno in Sicilia “Italiani in Patria e nel Mondo”.
A 70 anni dal suo sacrificio il Tenente Gustavo Roccella verrà commemorato nell’ambito dell’evento annuale di Globe Italia International e Filatelia International.
Le manifestazioni hanno avuto inizio ieri e si protrarranno fino al 21 Agosto, nel consorzio intercomunale “Le Cinque Valli” di Caltanissetta.
Il 21 Agosto il Tenente Piazzese sarà ricordato a Resuttano, con la consegna di una targa alla memoria, che verrà ritirata dall assessore alle feste e tradizioni del comune di Piazza Armerina.

Gustavo Elia Roccella, nato a Piazza Armerina il 1 Gennaio 1909, figlio del notaio Vincenzo e di Rosa Arena, era l’ultimo di 12 figli. A Piazza frequentò le prime due classi della scuola elementare, per trasferirsi subito dopo a Firenze. Nel 1920, tornato a Piazza si iscrisse alla scuola industriale. Completò gli studi a Catania conseguendo il diploma di perito industriale nel 1931. L’anno dopo superò il corso di allievo ufficiale e fu nominato sottotenente di artiglieria. Ritornato alla vita civile, dopo pochi anni chiese ed ottenne di essere richiamato con destinazione Eritrea, dove trovò la morte durante una difficile azione a difesa del passo Fagalà, sul massiccio Amba Alagi il 12 maggio del 1941.
Viene insignito della medaglia d’oro al valor militare e della medaglia di bronzo.

La motivazione della decorazione:
“Sottotenente di artiglieria, comandante di una azione someggiata coloniale, in linea con i centri di fuoco più avanzati, stroncava ripetuti attacchi del nemico, di gran lunga più potente per numero e mezzi, col fuoco dei suoi cannoni quasi ininterrottamente controbattuti. Saltato in aria uno dei due pezzi, prontamente sostituito, continuava le sue azioni infondendo nei dipendenti la fiamma della sua fede e la sua eroica fermezza. Sottocomandante di batteria, attaccato l’ultimo caposaldo tenuto da pochi uomini e dalla sua batteria, rintuzzava reiterati attacchi nemici sparando a zero. Esaurite le munizioni persisteva nell’audace lotta a colpi di bombe a mano e quindi, fatti precipitare i pezzi in un burrone ripiegava per ultimo. In successiva azione trovava gloriosa morte. Esempio di alte virtù militari. Passo Falagà (Amba Alagi) 4 Aprile – 12 maggio 1941”.

Marta Furnari