Cisl Sicilia si mobilita. Dopodomani davanti a Senato

La Cisl siciliana si mobilita. Vola a Roma per rivendicare, assieme a Cisl e Uil nazionali, più giustizia ed equità nella manovra del governo Berlusconi. E, passando per un esecutivo che si terrà lunedì 5 alle 10 nella sua sede regionale, a Palermo, si prepara a una “manifestazione regionale di protesta e proposta” che, annuncia il segretario Maurizio Bernava, “terremo a settembre, alla ripresa dei lavori dell’Ars”. Sul primo fronte, il sindacato di piazza Castelnuovo fa sapere che “una delegazione rappresentativa dei territori provinciali e delle federazioni di categoria”, guidata dal segretario generale regionale, sarà presente nel pomeriggio di dopodomani (1 settembre) davanti al Senato della Repubblica, per chiedere “la modifica di una manovra correttiva ingiusta e iniqua, che penalizza chi ha poco o niente e ha dato molto al paese, e mantiene invece privilegi, rendite e aree di evasione di ricchi e benestanti che avrebbero, piuttosto, il dovere civico e morale di contribuire al risanamento dell’economia e al superamento della peggiore crisi che l’Italia abbia conosciuto, dalla fine della seconda guerra mondiale”. La Cisl Sicilia, afferma Bernava, si attende “provvedimenti che restituiscano credibilità alla politica; rimettano in moto l’economia; favoriscano la crescita. Combattano privilegi e sprechi e non ipotechino il futuro del mezzogiorno”. E i temi della crescita, del dimezzamento dei costi della politica e della pubblica amministrazione e della “riduzione del debito ma nella prospettiva aperta da politiche per la competitività e lo sviluppo”, saranno al centro anche della mobilitazione regionale con cui, precisa il sindacato, chiederemo provvedimenti urgenti e con effetto immediato. Di contenuti e modalità della manifestazione regionale, si parlerà lunedì, durante l’esecutivo sindacale.