Campetto scout regionale “Piccole Orme” a Troina

Troina. Si è appena concluso il campetto scout regionale “Piccole Orme”, iniziato mercoledì scorso a Troina in contrada Carchiola. Tale esperienza scoutistica, altamente formativa, è rivolta ai lupetti tra i 10 e gli 11 anni che vivono l’ultimo momento della propria progressione personale in branco.
Questo tipo di campo si prefigge l’obiettivo di sviluppare nuove abilità nei bambini, di entrare in contatto con una situazione del tutto nuova e con persone mai viste prima, favorendo così l’incontro ed il confronto con realtà diverse. Lupetti e capi scout sono giunti infatti a Troina da ogni parte della Sicilia.
Tali esperienze vengono organizzate a livello regionale, nel rispetto delle tradizioni locali, per far riscoprire le lavorazioni artigianali tipiche della nostra regione. Nei campetti che si organizzano in varie parti della Sicilia si insegna la lavorazione di materiali diversi, in base alle tradizioni di ogni singola zona. A Troina, per esempio, vista la naturale ed abbondante crescita della ferla (pianta dal midollo spugnoso, un tempo molto utilizzata per la costruzione di sgabelli e turaccioli, usata anche per punire gli scolari negligenti e indisciplinati), ormai da circa cinque anni si accolgono i lupetti che ne fanno richiesta da ogni parte della Sicilia per lavorare questa pianta con le tecniche più varie. I partecipanti al campetto realizzano così scranni ed altri oggetti da portare a casa in ricordo di questa esperienza. Ad insegnare le tecniche di lavorazione della ferla è stato il signor Antonino Bottitta, capace di catturare l’attenzione e lo stupore dei piccoli con pratiche artigianali ormai quasi completamente scomparse e in disuso. L’esperienza delle Piccole Orme a Carchiola è stata anche un’utile opportunità per consolidare il contatto con la natura, con gli animali della fattoria e per familiarizzare con i processi di lavorazione del latte. I piccoli partecipanti, con cappellino e fazzolettone (distintivo di appartenenza al gruppo scout della città di provenienza), si sono così cimentati, per la prima volta in vita loro, nella mungitura delle capre e nella lavorazione del latte per la preparazione di ricotta e tuma.

Valentina La Ferrera

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redazione-vivienna