Catenanuova. Zampino ex Consigliere non lesina accuse al Sindaco

Catenanuova. Ancora l’ex capogruppo di minoranza Santo Zampino pronto a stigmatizzare il piano di lavoro del neo commissario straordinario Onofrio Zaccone, che prima approva il bilancio preventivo 2011 senza consultare le parti sociali, poi accelera i tempi per far firmare i piani triennali delle opere pubbliche al responsabile del servizio. Ancora dunque a scrivere e protocollare ieri, una nota propositiva indirizzata al Commissario straodinario: “Nelle trentanove indicazioni progettuali, qualcuna faraonica, altra non finanziabile, altre ancora offendono i cittadini residenti in contrada “Isola di Niente”, costretti da anni ancora ai “pozzi neri”, al contrario dei residenti di “Vigne vecchie”, nuova zona d’espansione, migliorata in tempi brevi, con strade asfaltate, una fognatura e la promessa di un futuro progetto fognario. Forse perchè i primi non hanno saputo scegliere bene il proprio rappresentante politico?”.
“Avremmo voluto incontrarla -continua Zampino-per parlarle della legge madre della forestale n°3267/1923, sul vincolo idrogeologico, che inibisce in questo caso la nascita della pista di elisoccorso, poichè il terreno acquistato dal comune era destinato all’ampliamento del parco “S.Prospero”, e per questo, inserito nell’elenco dei parchi regionali riconosciuti. Un terreno oggi vincolato ad una variante del P.R.G, da agricolo ad altra destinazione. Un piano, signor commissario, da rivedere, perchè progettato a misura personale dove le zone da “C” diventano “B” e viceversa. L’autoscioglimento dell’organo di controllo consiliare è stato -scrive ancora Zampino -voluto poichè sindaco e giunta hanno lavorato soltanto per concedere sussidi, e quindi la invitiamo a controllare le spese carburante, trasferte con relative fatture pasti, spese alberghi, viaggi aerei purtroppo, di riflesso, risultati zero, così anche la decadenza del Consiglio per la mancata approvazione del bilancio ha consentito una maggior libertà amministrativa al sindaco Biondi ed alla propria giunta, creando uno stato di malessere nei catenanuovesi!”.

Carmelo Di Marco