Aidone. Reggenza al “Cordova”. Il destino dei figli di un dio minore

AIDONE s’è desta! Finalmente si è preso atto che l’Istituto Comprensivo “F. Cordova” per quest’anno sarà sottoposta a reggenza, con ottime probabilità di perdere definitivamente la propria autonomia a partire dal prossimo anno! A seguito dell’art. 19 del Decreto Legge n. 98 del 6 luglio 2011, era abbastanza prevedibile che si sarebbe pervenuti a questa conclusione ma ci si è illusi, fino al primo giorno di scuola, che non sarebbe accaduto nulla, almeno per quest’anno visto che il governo fa e disfa i vari provvedimenti anche nel giro di poche ore; peccato che non si sia tenuto conto di due variabili al caos: a) tutto ciò che è stato deciso per fare cassa a scapito della Scuola, si è realizzato ineluttabilmente, b) la situazione scolastica di Aidone non è stata mai nel cuore di nessuno, né dei politici locali e provinciali, né dei vari sindacati. Ecco perché ci si è resi conto della situazione solo il primo giorno di scuola, quando non si è trovato più in sede né il preside Minacapilli, trasferito ad Enna, né alcun altro dirigente: allora finalmente il personale scolastico è entrato in agitazione coinvolgendo politici e amministratori, finora all’oscuro della cosa!
Domani 6 settembre, alle ore 11.00 (!), il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria sarà chiamato a discutere sulle possibilità di porre rimedio al maltolto. Nessuno pensa di potere cambiare le cose per quest’anno e forse non resta che aspettare che chi di dovere affidi al più presto la reggenza al DS di una scuola, la più vicina possibile, per cominciare serenamente, per quanto possibile, il nuovo anno scolastico. Ma non potranno essere lasciate intentate tutte le strade per mantenere l’autonomia nel momento il cui la Regione Sicilia andrà a decidere sul dimensionamento. Per portare un contributo alla discussione partirei da quella che può sembrare una evidente ingiustizia e poi riprenderei una proposta che è stata più volte palesata per finire sempre nel dimenticatoio.
– Le scuole individuate come sottodimensionate in provincia di Enna sono 16 ma solo due hanno subito la mannaia della legge finanziaria: l’Istituto Comprensivo “F. Cordova” di Aidone e il Liceo delle Scienze Sociali “Fortunato Fedele” di Agira, ree di essere sedi di dirigenti scolastici con contratto in scadenza il 31 agosto 2011! Ecco l’elenco: gli Istituti Comprensivi di Aidone, di Cerami, di Nissoria, di Piazza Armerina “Capuana”, di Centuripe “Ansaldi” e “Verga”, di Nicosia “Pirandello”, le Scuole Medie “Pascoli”, “Garibaldi” e “Savarese” di Enna, e le scuole medie di Valguarnera e di Regalbuto; gli Istituti Secondari Superiori di Agira“Fortunato Fedele”, di Regalbuto“ Citelli”, di Piazza Armerina “L.Da Vinci” e di Enna “Duca d’Aosta”. Alcune di queste si sono salvate perché site nei cosiddetti comuni “montani”, ma qualcuno dovrebbe spiegare perché Aidone (800 m s.l.m., con punte che toccano gli 870, la più vicina ai 900 m di Enna) non fa parte dei cosiddetti comuni montani pur essendo posta ad un altezza superiore ai comuni riconosciuti tali, oltre ad Enna: Nicosia (724), Nissoria (691), Assoro (850), Gagliano Castelferrato (651), Sperlinga (750). Sembra che a impedire tale riconoscimento è il fatto che del suo vastissimo territorio solo un quarto sia considerato territorio montano -guarda caso, però, tutto il centro abitato è compreso tra gli 800 e gli 870 metri-, mentre gli altri comuni, Enna compresa, lo sono al 100% (???) e tutti gli aidonesi abitano oltre gli 800, non essendo tra i costumi aidonesi quello di abitare la campagna! Sarebbe l’ora che politici e amministratori si adoperassero per ottenere tale riconoscimento chiedendo una revisione dei criteri per l’iscrizione in questo esclusivo club! (i criteri sono ancora quelli della L. 25 luglio 1952, n. 991, e avevano un senso nell’Italia agraria del dopoguerra, ma hanno dimostrato tutta la loro incongruenza nel famigerato provvedimento di raddoppio del punteggio agli insegnanti di qualche anno fa). Per essere pronti per il prossimo anno scolastico e non rischiare la cancellazione della nostra scuola e di tutta la storia e la prestigiosa tradizione che l’ha accompagnata, infatti basterebbero 300 alunni per mantenere l’autonomia visto che non sono sufficienti i circa 470 attuali.
– L’altra strada che potrebbe essere percorsa è la creazione del polo scolastico territoriale con l’aggregazione dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura che oggi dipende dall’Istituto “Magno” di Valguarnera. La realizzazione di un’unica entità scolastica migliorerebbe il processo di continuità, permetterebbe di mettere l’IPA al riparo da aggregazioni future con altri istituti –il rischio infatti è quello che in questo mercato di vacche magrissime alcune scuole vengano smantellate per salvarne altre-, creerebbe le condizioni perché questo istituto finalmente divenga veramente espressione della comunità locale, creando un circolo virtuoso di “interesse privato”.
Una nota dolente. L’Istituto Comprensivo è formato da cinque plessi, tutti funzionanti, un preside in reggenza dovrebbe avere la garanzia di lasciare a “reggere” ciascun plesso un insegnante responsabile e, per la gestione complessiva, un vice con tanto tempo a disposizione, dal momento che non è previsto l’esonero! Da compensare con quali soldi? Sarà facile trovare persone che si accollino questi oneri per la gloria o per l’amore della scuola?

F. Ciantia