Enna. Apertura dell’anno scolastico

Enna. La scuola e tutto il suo mondo si prepara con una certa preoccupazione all’apertura dell’anno scolastico che si porta dietro tutte le problematiche non risolte, le sue difficoltà, i suoi organici, i docenti che sperano in una riconferma, quelli che perdono posto. Ma il 15 settembre tutto deve essere pronto perché la scuola, comunque, deve prendere il via. Intanto ad iniziare per primi sono stati gli istituti superiori che hanno l’impegno di organizzare i corsi di recupero per gli alunni che hanno le insufficienze in diverse materie. Comunque saranno 28.253 gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, rappresentando il 16,36 per cento dell’intera popolazione ennese, che il 15 settembre si presenteranno per iniziare l’anno scolastico, anche se ci saranno delle scuole che con molta probabilità inizieranno le lezioni lunedì 12 per utilizzare i tre giorni per organizzare delle iniziative particolari.
La perdita più consistente è stata registrata nelle scuole elementari dove c’è stata una diminuzioni del 3,12 per cento pari a 271 alunni ed a quasi 10 classi con il capoluogo che ha fatto registrare in questo gruppo delle positività. Nella scuola superiore il calo è stato dell’1,14 per cento essendo passati da 9.158 a 9.054; aumentano i ragazzi delle scuole medie dove è stato registrato un incremento dell’1,31 per cento.
La prossima settimana l’Ufficio provinciale scolastico sarà in grado di dare i risultati definitivi e probabilmente si registrerà qualche variazioni in positivo ed anche si conoscerà il numero delle classi, la riconferma o la perdita di posti, croce e delizia per gli insegnanti specie per quelli che sono costretti a vivere una vita “da precario” a vita come è successo in molte province. Pare che non si debbano registrare grossi tagli ed ovviamente questo è un dato positivo per tutti, per la scuola, per gli istituti, per il personale docente ed Ata. Non ci dovrebbero essere classi con più di 30 alunni, che tra l’altro sono penalizzanti dal punto di vista disciplinare e culturale anche se qualche primo anno, soprattutto alle superiori, potrebbe fare eccezione. Gli esami di riparazione, ritornati da due anni dal Ministero dell’Istruzione, interessano cinque o sei ragazzi per ogni classe di venticinque alunni.