Troina. Abbandonato materiale di risulta per la strada

Troina. E’ reato penale l’abbandono sulla strada di materiale di risulta proveniente da cantieri edili. Ma non sono pochi quelli non si fanno scrupolo di depositare presso i cassonetti della spazzatura il materiale di scarto proveniente dalla demolizione di opere edili e dai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di fabbricati adibiti a civile abitazione. Non è esteticamente piacevole vedere sul ciglio delle strade cittadine mattoni rotti, vasi, frammenti di intonaco, avanzi di cemento e sabbia e quant’altro si produce quando si fanno dei lavori edili. Il più consistente di questi depositi di materiale inerte, che in dialetto troinese è chiamato “stierru”, lo si può vedere in via Madonna del Soccorso, dove c’è il campetto di calcio, vicino la sede del circolo Vittorio Fiore del Pd, nel punto in cui ci sono i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, della normale spazzatura domestica che si produce in casa. Ma anche in altri posti dove ci sono i cassonetti si possono vedere accumuli consistenti di “stierru”. A ridosso dei cassonetti a fianco del bevaio di Ramosusu, in via Montale, se ne vedono spesso collinette di stierru. I posti prediletti da chi compie questo reato ambientale sono scarsamente abitati. Approfittando di questa circostanza e del fatto che da questi posti, soprattutto di sera, non ci passa quasi nessuno, ci sono quelli che non ci pensano due volte a depositare il materiale di risulta attorno ai cassonetti. Il conferimento della spazzatura in discarica si paga a peso. Il costo è sostenuto da tutti i cittadini con le bollette, che comprendono così anche il costo del trasporto e dello smaltimento del materiale di risulta, che dovrebbe pagare solo chi lo produce. La legge obbliga le imprese edili a portare questo materiale di risulta in apposite discariche di inerti. A Troina non ci sono discariche per inerti. Quelle più vicine sono ad Adrano, Bronte e Leonforte. Ma questo non è un motivo che possa giustificare chi abbandona nel primo cassonetto che capita il materiale di risulta proveniente dai cantieri edili.

Silvano Privitera