Enna. Acqua inquinata, rientrato allarme
Enna-Provincia - 16/09/2011
Sembra essersi normalizzata l’erogazione dell’acqua in quei comuni che dipendono idricamente dalla diga Ancipa, e che appartengono alle province di Enna, Caltanissetta e Agrigento. La scorsa settimana era stata notata una certa turbolenza nell’erogazione dell’acqua, che SiciliAcque, sollecitata dall’azienda AcquaEnna, che gestisce l’erogazione dell’acqua in 17 comuni della provincia, aveva attribuito alla presenza di un eccesso di manganese, probabilmente per un difettoso funzionamento del depuratore di Monte San Silvestro. Secondo i tecnici l’acqua rimane potabile e utilizzabile in tutti i sensi. Comunque, AcquaEnna nella giornata di martedì ha effettuato dei prelievi in tutti i comuni interessati e alimentati dalle condotte principali “Ancipa basso” e “Ancipa alto” che sono 17 (Catenanuova, Centuripe e Regalbuto sono alimentati dall’acquedotto Sollazzo). I campioni saranno esaminati dall’Azienda sanitaria provinciale perché AcquaEnna vuole essere sicura che la situazione possa essere risolta in maniera definitiva ed evitare di erogare acqua torbida.
I risultati delle analisi è probabile che si conoscano tra questa mattina e lunedì ed è anche probabile che l’azienda comunichi ai sindaci dei comuni i risultati ottenuti dai prelievi effettuati. E’ stata una settimana difficile con una fitta corrispondenza tra SiciliAcque, AcquaEnna, i prefetti di Enna, Caltanissetta ed Agrigento , si sindaci dei comuni interessati perché c’era stato un certo allarme, ma anche la protesta degli utenti che vedevano arrivare acqua torbida e,quindi, non la utilizzavano per bere e cucinare. La situazione, secondo SiciliAcque, si è normalizzata da qualche giorno, ma gli utenti desiderano avere certezze prima di utilizzare l’acqua per usi domestici, ecco perché è necessario conoscere i risultati delle analisi. E’ la prima volta che si registra la presenza di un eccesso di manganese nell’acqua proveniente dal depuratore di Monte San Silvestro e che ha provocato la protesta da parte degli utenti dei comuni delle tre province che vengono alimentati dalla diga di Troina.