Enna. Scala Mobile: quanti ricordi e quante avversità politiche! Risultato: niente (come sempre)
Enna-city - 18/09/2011
Enna. Non ha suscitato tanta sorpresa la decisione dei giudici del Tar di Catania di condannare il Genio Civile al pagamento di un risarcimento di 8 mila euro alla Provincia regionale nella vicenda della scala mobile, che avrebbe dovuto collegare Enna bassa con Enna alta, e soprattutto avere la possibilità di realizzare dei grandi parcheggi lungo la provinciale “uno”.
I giudici del Tar hanno evidenziato che c’è stata la volontà di non far andare avanti il progetto, che aveva avuto un finanziamento di 30 milioni di euro, che avrebbero, comunque, essere assegnati ad Enna, ma che non si sono mai visti in questi due anni, ed i giudici hanno sostenuto nella loro sentenza che “una più attenta e diligente attività istruttoria, svolta secondo canoni di buon andamento, avrebbe verosimilmente condotto al diniego del nulla osta ex art. 13 citato e non avrebbe esposto l’amministrazione provinciale agli oneri finanziari della procedura di appalto concorso perché si tratta di un appalto a livello europeo tenuto conto dell’entità della somma”. Questo sta a significare che si è voluto, nel corso delle procedure burocratiche, penalizzare la Provincia ed il progetto, indipendentemente dal valore e dalla utilità del progetto stesso. Probabilmente tutto questo è avvenuto perché il progetto era stato avanzato e seguito da una forza politica, che voleva risolvere dei problemi di traffico e di vivibilità del capoluogo. La Provincia regionale ed il suo ufficio tecnico hanno lavorato in condizioni di estremo disagio, ma sono riusciti a rispettare i tempi imposti, solo che il “voltafaccia” del Genio Civile ha mandato in fumo progetto e finanziamento.
”Per certi aspetti giustizia è stata fatta – ha dichiarato Giuseppe Monaco, presidente della Provincia regionale – Questo sta anche a dimostrare che il nostro operato era corretto e riguardava un problema importante per la nostra città, che avrebbe potuto avere parcheggi ed una viabilità sicuramente migliore”.
Il risarcimento di 8 mila euro pari al “pregiudizio economico sostenuto per la pubblicità del bando di gara, trattandosi di danno che può essere ascritto, con nesso causale, all’operato del Genio Civile che una volta approva ed un volta boccia” un progetto che era all’attenzione di tutte le forze politiche ma anche di tutta la collettività ennese. E’ convinzione generale che il progetto non è andato avanti proprio perché era stato proposto da una forza politica, che era in contrapposizione con il Governo regionale di allora e con il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Era stato detto, due anni fa, che, comunque, i 30 milioni del finanziamento sarebbero rimasti in provincia di Enna, solo che qualche mese dopo 25 di questi 30 milioni furono concessi alla realizzazione di un film e la provincia di Enna è rimasta con le mani vuote e senza scala mobile.
n.d.r: è nei nostri ricordi una conferenza stampa di un attuale onorevole all’ARS che cercava di convincerci che era tutto falso, che il percorso meccanizzato tra Enna bassa ed Enna alta era inutile, che il finanziamento non si sarebbe mai perso, che sarebbe rimasto in provincia di Enna, carte alla mano, in quello stesso momento abbiamo dimostrato, invece, che già il finanziamento era andato a foraggiare la fiction Agodolce (di cui abbiamo visto le risultanze finali), siamo stati accusati (ma lo stesso on. continua ancora oggi) di essere stampa di parte: i risultati sono, però, all’occhio di tutti; come l’inutilità ed incapacità di certi nostri rappresentanti nel portare avanti gli interessi della nostra provincia.
desideriamo, per chi vuole riaggiornarsi, proporre alcune news dell’epoca:
Scala mobile Enna: Conferenza stampa ‘passarella’ MpA
Fiction e scala mobile Enna. Incontro scontro tra on. Elio Galvagno e Governatore Lombardo
Q: I CAPPONI DI RENZO parte I
Q: I CAPPONI DI RENZO parte II