Burrascoso inizio d’anno scolastico all’Istituto Commerciale e per Geometri di Piazza Armerina

Piazza Armerina. Classi sovraffollate con contestazione da parte di studenti e professori (impossibilitati questi a svolgere il loro sereno lavoro) dell’Istituto Commerciale e per Geometri “ Leonardo da Vinci “ di Piazza Armerina, in questo burrascoso inizio d’anno scolastico. Per via della riforma Gelmini che annuncia che si dovranno fare meno classi ma più numerose, i rappresentanti del consiglio d’istituto e di classe della suddetta scuola, hanno comunicato dopo un’assemblea d’istituto di sabato scorso, che da ieri lunedì tutti gli studenti dell’Istituto si rifiuteranno di entrare nelle aule che risultano inadeguate e incapienti a contenere l’elevato numero di allievi.
Nel comunicato si afferma: “Riteniamo lesivo del diritto allo studio e della dignità degli studenti e degli insegnanti che gli allievi di tutte le classi, e in particolare quelle delle due classi, prima A Economico e seconda A Economico, rispettivamente composte da 38 e 33 alunni, siamo costretti a fare lezioni senza alcun rispetto delle norme di sicurezza vigenti, chiedendo con urgenza lo sdoppiamento delle classi suddette per regolare l’avvio delle attività didattiche”. La comunicazione è stata inviata al collaboratore della scuola (si sconosce ancora chi dovrà assumere la dirigenza ) ed ai vari enti ed organi (CSA di Enna. Consiglio scolastico regionale, presidente del consiglio d’istituto, al sindaco, polizia e carabinieri, docenti e personale Ata). Da ieri dopo un’affollata assemblea, con la presenza di tutti gli studenti, in coogestione, il comitato studentesco, formato da gli studenti Luigi Sardo, Manuella Giuseppe, Giuliano Di Seri, Giorgio La Morella e Filippo D’Alù, dopo un ampio dibattito e l’assenso totale degli altri studenti hanno deciso che la protesta continuerà anche nei giorni prossimi e fino a che non verrà deciso lo sdoppiamento delle due classi (altre classi sono pure loro sovraffollate). Inoltre, i ragazzi saranno regolarmente a scuola seguendo la prima ora di lezione per poi riunirsi in assemblea permanente sino al termine delle lezioni. Lo stesso comitato sottolinea che le leggi sono dalla loro parte in quanto c’è una norma antincendio nel decreto ministeriale 26/8/ 1992 ( norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica ) la quale prevede che in ogni classe non debbono esserci più di 26 alunni e nelle classi superiori per ogni alunno uno spazio di quasi 2 metri, ”cosa che non esiste nelle nostre aule – affermano – che sicuramente non saranno in regola. Inoltre segnaliamo che i 38 ragazzi della 1° A sono stati alloggiati nel laboratorio di disegno non potendoli metterli nella piccola aula assegnata a loro. E poi da capire come in un’ ala dell’Istituto (sette classi) solo una classe è occupata mentre le altre rimangono chiuse”.
E per ultimo un avvertimento al Ministro Gelmini che riguarda la sentenza n.03512 depositata il 9 giugno scorso nella quale il Consiglio di stato ha rigettato il ricorso del Ministero dell‘ Istruzione con la quale si richiede il D.P.R. 81/2009 sulla formazione delle classi per quanto riguarda i tetti del numero degli alunni per classe, indicati dalle norme di sicurezza che afferma e ribadito che non oltre i venticinque alunni per classe.

Piero Cancarè