Sicilia. Cgil: per assenza Cisl e Uil a tavolo persa occasione di avvio immediato confronto

“Avere disertato l’incontro di ieri e’ stato un errore grave da parte dei dirigenti di Cisl e Uil perche’ si e’ persa l’occasione di un avvio immediato del confronto col governo regionale su un piano d’azione per contrastare la crisi e promuovere il lavoro. Un negoziato che, per essere credibile, deve vedere la partecipazione di tutte le parti sociali: per questo responsabilmente abbiamo ritenuto di chiedere il rinvio”. Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia davanti al direttivo della sua organizzazione torna a commentare l’assenza di Cisl e Uil al tavolo convocato ieri dal Presidente della Regione. “Noi – aggiunge- rispettiamo chi manifestera’ domani sotto le bandiere di Cisl e Uil, ne’ conteremo al ribasso i partecipanti come regolarmente viene fatto per le manifestazioni della Cgil. I nostri obiettivi sono ben altri:
smuovere la Regione dall’immobilismo- sottolinea- ottenere un cambio di rotta sulla gestione della spesa pubblica, trovare le risorse necessarie per fare quegli investimenti senza i quali una crescita e’ impensabile, difendere lo stato sociale messo a dura prova dai tagli della manovra. E negoziare col governo regionale – prosegue Maggio- su questi obiettivi sapendo che il fattore tempo e’ fondamentale”. Per la sindacalista ieri dunque “si e’ persa una battuta. A Cisl e Uil, con le quali peraltro ci unisce una elaborazione politica pregressa che vede moltissimi punti in comune,- rileva la segretaria della Cgil- vorrei chiedere perche’ di fronte alla casa che brucia, mentre tutte le forze devono essere messe in campo per spegnere l’incendio, preferiscano andare dietro i diktat delle loro organizzazioni nazionali e creare fratture e polemiche con la Cgil anche in Sicilia.
Mi auguro – sottolinea- che ci sia un sussulto di responsabilita’ e che si cominci ad aggredire quelli che sono i veri nemici della Sicilia e dei siciliani: l’immobilismo della politica, gli sprechi di risorse, le clientele, la mancanza di iniziativa propositiva e positiva a tutela delle fasce piu’ deboli, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e per innescare meccanismi che portino lavoro e sviluppo”.