Battesimo a Calascibetta per l’Associazione “Avvocato Mario Bellomo”

Calascibetta. La famiglia, il lavoro e la sana crescita dei giovani attraverso anche lo sport. Sono questi i sani principi ai quali si rifà l’Associazione “Avvocato Mario Bellomo” che ha avuto il battesimo l’altro ieri in presenza di molte personalità civili e religiose. Dal senatore della Repubblica Giampiero D’Alia, all’assessore regionale alle Famiglia, Andrea Piraino, a quello provinciale Giuseppina Savoca. Presente inoltre il presidente dell’Ami (Associazione Matrimonialisti Italiani) del distretto di Caltanissetta, l’avvocato Miriam Fanella che, nel sottolineare il ruolo importante della famiglie- tema della serata- ha detto: “Se non siamo sereni in casa, non possiamo essere sereni in nulla”. Ad ascoltare gli oratori, seduta in prima fila, c’era anche la signora Giuseppa Paglia, moglie dello scomparso avvocato Bellomo. L’Associazione, presieduta da d.ssa Laura Marsala, sarà affiliata sia al Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) sia all’Acsi (Associazione centro sportivo italiano), rappresentati, per l’occasione, dalla dottoressa Rita Daniela e dal presidente provinciale Giuseppe Germanà. A ricordare la figura dell’avvocato Mario Bellomo, oltre al sindaco di Calascibetta Piero Capizzi, è toccato al presidente dell’Ordine degli avvocati di Enna Giuseppe Spampinato. “Un uomo di Diritto, che ha rispettato le Istituzione e creduto nella Legge”, lo ha definito. Un’associazione che si rifà ai principi fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa. Non ha caso, gli spazi della sede sono due sale della chiesa del Carmelo, a pochi passi dall’agorà cittadina. “E’ uno sportello famiglia, un punto di incontro sociale, di confronto anche con gli enti locali, di aiuto e crescita, aperto alle persone di qualunque fascia di età. L’intento nostro è quello di unire e non dividere la comunità di Calascibetta al progetto di bene comune” ha sottolineato Laura Marsala, presidente dell’Associazione. Uno sportello di ascolto che avrà il nobile scopo di aiutare la famiglia e i giovani nella crescita, di inserirli nel sociale, di cercare loro possibili strade occupazionali. In fondo sono le linee guida lanciate dalla Chiesa durante un recente incontro religioso svoltosi a Verona. “Il mondo dell’Associazionismo cattolico è il terreno migliore per un cambio e per una crescita della comunità”, ha sottolineato il senatore D’Alia. E le parole dell’assessore regionale, Andrea Piraino, sono state: “La nostra società, in un momento così difficile, può ricevere molto dalla famiglia che, però, deve avere la forza di svolgere un ruolo sia di natura privata che pubblica in modo da diventare un forte punto di riferimento per tutta la società. E la presenza della Chiesa serve ad innalzare il ruolo della famiglia”. L’Arciprete don Giuseppe D’Anna, scelto come l’anima socio-pastorale dell’Associazione, ha spiegato: “La Chiesa, in questo progetto, ha un ruolo formativo fondamentale, educare alla consapevolezza sociale”. C’è poi il ruolo dei giovani all’interno della nostra società. Daniela Marsala, delegata comunale dell’Acsi, dice: “Il mio auspicio è quello di stimolare i giovani, all’amore al lavoro ed ai valori autentici dello sport. Inoltre particolare attenzione e cura saranno poste alle attività dei diversamente abili”. È il passo che precederà, a breve, la rinascita dell’Oratorio parrocchiale, luogo di confronto e condivisione, sotto l’indirizzo dell’educazione cristiana. Calascibetta, insomma, si propone come laboratorio sociale, per cercare di far riacquistare soprattutto alla famiglia quel ruolo cardine all’interno della società.

Francesco Librizzi