VI slalom città Castel di Lucio: “poker” per il mazarese Arresta

Castel di Lucio – Vittoria con il “brivido” per il diciannovenne trapanese Totò Arresta, al culmine del 6° Slalom Città di Castel di Lucio, valevole quale decima prova del Campionato siciliano Acsi 2011 per la specialità. Il talento originario di Mazara del Vallo si è infatti imposto comunque con notevole autorità, ma per soli 14 centesimi di secondo, sull’”arrembante” palermitano Fabrizio Minì, questi autore di una seconda manche cronometrata di grandissimo valore tecnico. Un arrivo quasi in “volata”, tra il nuovo talento dell’automobilismo siciliano, al volante della sua scattante monoposto Vst Kawasaki e il più esperto e smaliziato “driver” originario di Marineo, in provincia di Palermo, subito a suo agio al volante di una vettura certamente più impegnativa, come la sua Radical Prosport a motore Kawasaki con la quale ha esordito nel 2011, dopo parecchi anni di gloriosa “militanza” negli slalom allestiti sul territorio siciliano e calabrese con un’A112 Abarth.
Totò Arresta, che va ad iscrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della competizione ospite nel ridente comune “incastonato” sui monti Nebrodi messinesi, ha colto a Castel di Lucio la quarta affermazione stagionale. Un “poker” iniziato quest’anno nello Slalom di Castell’Umberto, ancora sui Nebrodi e proseguito a Cammarata ed a Librizzi (curiosamente ancora sulle splendide montagne del Messinese), prima della chiusura del gioco proprio qui a Castel di Lucio. Eppure, non si era subito messa bene la gara per il giovane mazarese, costretto prima a disertare la salita cronometrata numero uno per via di un problema tecnico dell’ultima ora occorso sulla sua Vst Kawasaki e successivamente a fermarsi lungo il percorso dopo aver urtato un birillo e, conseguentemente, preso una penalità da 10”. Totò Arresta ha perciò mostrato grandissima determinazione nella terza e decisiva manche, quando, fuori dai giochi almeno fino a quel momento, ha sciorinato una prestazione straordinaria, chiudendo con il tempo di 2’36”30, irraggiungibile per chiunque. In ‘primis’ per Fabrizio Minì, apparso subito come l’avversario di riferimento per il portacolori della Armanno Corse. Il palermitano e la sua Radical Prosport, alfieri della Kamiko Corse, sono riusciti a dare il meglio nel loro connubio nel corso della seconda salita tra i birilli, chiusa con il parziale di 2’36”44, perciò a 14 centesimi da Arresta, mentre la terza manche ha visto Minì commettere una serie di errori decisivi tra i birilli.
“Indubbiamente ho rischiato qualcosina – confessa il vincitore, Totò Arresta – tuttavia, dopo aver preso un birillo nella seconda manche ho preferito fermarmi di mia iniziativa, allo scopo anche e soprattutto di preservare le gomme nuove montate sulla mia vettura. Una decisione, questa, che poi ha pagato in termini prestazionali nella manche conclusiva, dove ho veramente dato tutto quello che avevo, riuscendo nell’intento. Una vittoria meravigliosa, voluta e cercata, che dedico al mio papà Girolamo ed a tutto il mio staff”.
Si festeggia stavolta meno per il terzo gradino del podio, che resta comunque un ottimo risultato. Il catanese Salvo Tranchida puntava infatti senza mezzi termini ad aggiudicarsi la vittoria, qui a Castel di Lucio. Tuttavia non è andata come il pilota di Biancavilla sperava alla vigilia. Un’interpretazione forse errata, per quanto concerne l’assetto di gara preparato sulla sua Dallara F393 Fiat (vincente, quest’anno, negli Slalom di Valledolmo e Carini), ha limitato il neo portacolori della Camporotondo Corse nelle sue prestazioni di punta, pur cresciute costantemente nell’arco delle tre manche disputate. Non è bastato dunque a Tranchida chiudere la gara con il tempo migliore di 2’40”23, che gli è valso solamente il terzo posto assoluto.
Superlativa, al contrario, la gara impostata dall’altro catanese (ma di Giarre) Giuseppe Messina, quarto assoluto a sorpresa al volante di una Renault Clio Rs K schierata dalla Tm Racing di Messina, con la quale si è preso altresì la soddisfazione di aggiudicarsi con grande margine sugli avversari il gruppo GTI. Salutata dal folto pubblico presente a Castel di Lucio anche la quinta posizione assoluta colta dal “redivivo” messinese (di Novara di Sicilia) Alfredo Giamboi, vice campione siciliano Acsi Slalom in carica. Il portacolori della Kamiko Corse è stato autore finalmente di una prova convincente, su Fiat X1/9, con la quale è tornato ad imporsi anche nel gruppo Speciale. Sesto posto, ma ad un solo millesimo di secondo da Giamboi, per un altro pilota messinese, Paolo Malvaso, su Fiat 127 Berlina della Tm Racing, il quale ha trovato la ‘zampata’ giusta per vincere la classe S4. Grande delusione, invece, per il due volte campione italiano Slalom Under 23, il trapanese Giuseppe Gulotta. L’alfiere della Kamiko Corse è incappato un una giornata decisamente “no”, a causa di noie alla centralina elettronica sulla sua formidabile Tatuus Formula Master Honda. Problemi che lo hanno costretto così a disputare solo la prima e la seconda manche, peraltro a “singhiozzo”, chiudendo la sua gara solamente al settimo posto assoluto. Gulotta, considerato il grande favorito della vigilia di gara, ha dovuto pertanto rinunciare a fare il personale “bis” a Castel di Lucio, dopo la vittoria dello scorso anno.
Della “top ten” nello slalom nebroideo sono altresì entrati a farne parte anche i palermitani Antonio Cannatella (8° assoluto, con la Fiat 126 Kawasaki della Iccara Motorsport, sul gradino più alto del podio nel gruppo Prototipi) e “Ten” (non al traguardo, anch’egli con una Fiat 126 Kawasaki), quindi il nisseno di San Cataldo “Inprecem”, a sua volta 10° assoluto, su Renault Clio Rs K del Motor Team Nisseno. Il ragusano Salvatore Licitra porta a casa un’altra affermazione nel gruppo A, su Renault Clio Williams iscritta dalla Kamiko Corse, mentre il messinese Mario Radici lo ha imitato, imponendosi stavolta nel gruppo N con un’altra Renault Clio Williams, con i colori della Palatinus Motorsport Capo d’Orlando. Il gruppo Racing Stars se lo è infine aggiudicato “Supersprint” alla guida di una Citroen Saxo Vts. Tra le scuderie successo “sofferto” per la catanese Kamiko Corse, sodalizio che ha preceduto al traguardo la Iccara Motorsport Carini.
Ad occuparsi della logistica del 6° Slalom Città di Castel di Lucio è stato come sempre l’impeccabile staff facente capo all’Asd Palatinus Motorsport Capo d’Orlando (coordinato dal presidente Calogero Mangano) ed al Comitato regionale Acsi Sicilia (retto a sua volta da Salvatore Balsano). A collaborare fattivamente i due enti citati, in questa occasione, è stato altresì Placido Giordano, valente appassionato di motori locale e pilota, considerato tra i “promotori” della gara nebroidea, dove peraltro ha colto la piazza d’onore in gruppo N ed in classe N5, con una Opel Kadett Gsi 16v, per la Kamiko Corse. Tra i sostenitori dell’evento sportivo figurano pure il Comune di Castel di Lucio, con in testa il sindaco, Giuseppe Franco, nonché la Provincia Regionale di Messina, coinvolta pure essa nel concedere il suo patrocinio alla corsa.
Archiviata l’esperienza di Castel di Lucio, la variopinta ‘carovana’ motoristica si sposterà ora nel prossimo weekend in provincia di Caltanissetta, dove fervono i preparativi in vista del 1° Slalom Città di Serradifalco, undicesima tappa con validità per il Campionato siciliano Acsi Slalom 2011. La gara, autentica “new entry” nel panorama stagionale concepito da Acsi Sicilia e da Palatinus Motorsport, si svolgerà nel prossimo weekend, tra sabato 22 e domenica 23 ottobre, nel piccolo comune a 25 km da Caltanissetta conosciuto anche per le sue miniere di zolfo, oramai dismesse da anni. Definito dagli organizzatori il percorso di gara, della lunghezza di 3 km esatti, articolato lungo la strada statale 122 che da Serradifalco conduce a San Cataldo e Caltanissetta. Le iscrizioni, già aperte, si accetteranno sino a giovedì 20 ottobre.

La classifica: 1) Totò Arresta (Vst Kawasaki), in 2’36”30 2) Fabrizio Minì (Radical Prosport Kawasaki), in 2’36”44 3) Salvo Tranchida (su Dallara F393 Fiat), in 2’40”23 4) Giuseppe Messina (su Renault Clio Rs K), in 2’48”69 5) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9), in 2’51”32 6) Paolo Malvaso (Fiat 127), in 2’51”33 7) Giuseppe Gulotta (Tatuus F. Master Honda), in 2’54”89 8) Antonio Cannatella (Fiat 126 Kawasaki), in 2’56”24 9) “Ten” (idem), in 2’57”17 10) “Inprecem” (Renault Clio Rs K), in 3’00”05, 11) Alfonso Belladonna (Fiat Uno Turbo i.e.), in 3’02”31 12) Lillo Sollima (Peugeot 205 Rallye), in 3’03”03 13) “Chiodo” (su Fiat X1/9), in 3’04”39 14) Matteo Adragna (idem), in 3’05”09 15) “The Scorpion” (Fiat 500), in 3’05”69.