Enna Calcio: Cinque sberle dal Messina ma per la società non ci sono colpe

Il Città di Messina asfalta l’Enna e ne accentua la crisi. Nella settima giornata d’Eccellenza gli ennesi capitombolano in quel di Messina perdendo nettamente per 5-1, una sconfitta senza possibilità di recriminazioni, ma evidenza di quello che c’è in questo momento in casa Enna. Dopo la bella prova, seppur finita con una sconfitta, contro il Vittoria, l’Enna si è arresa anche contro l’altra corazzata del girone ed ha chiuso la gara con cinque gol sul groppone che fanno male. A nulla è servito il gol di Messeri al 59′ perchè a quel punto il Messina era già sul 3-0. Ben poco da rimproverare a chi è sceso in campo perchè i limiti di questa squadra sono ben noti nonostante per alcuni questa rosa possa benissimo competere con le dirette concorrenti. La realtà è sotto gli occhi di tutti e dice di un’Enna in grosse difficoltà e con la salvezza davvero a rischio nonostante ci si trovi solo alla settima giornata. E chissà cosa ne pensano quei dirigenti che fino a qualche settimana fa parlavano di progetti ambiziosi, ora che la realtà è di gran lunga diversa ed ora che la squadra resta impantanata all’ultimo posto.
A fine gara è stato intercettato Peppino Cannarozzo che ha ammesso “il divario tra noi e loro” ed ha spiegato che “il nostro primo tempo è stato buono, nella seconda frazione la perdida di Giacalone per infortunio e qualche errore, hanno gravato”. Cannarozzo ha quindi detto che “la nostra è una squadra con problemi”, ma ha negato colpe societarie. Al dirigente è stato chiesto se la società abbia delle responsabilità ed il riferimento è sull’incognita progettuale e sui continui rinvii nell’annunciare il nuovo allenatore, ruolo che, ricorda Cannarozzo, al momento è ricoperto da Raffaele Ammendola. Qualcosa che non va, però, c’è ed è sotto gli occhi di tutti e ieri i problemi sono stati messi a nudo da una sconfitta che, seppur preventivata, ha fatto arrossire. Fin qui gli unici due esponenti della società ad averci messo la faccia pubblicamente sono stati Cannarozzo ed Ammendola i quali hanno seguito pari passo la squadra nel bene e nel male. Sarebbe così opportuno che si esca allo scoperto dicendo quali sono le reali intenzioni e quali sono invece gli intoppi che sta trovando la società sulla propria strada. È quanto mai strano che da ambienti vicini alla società filtrano pensieri d’ottimismo, ma quando si è a fine ottobre non si conoscono i nomi del direttivo, non si è a conoscenza dei progetti societari, non c’è un allenatore ufficiale e non c’è una squadra completa. Tutto ciò fa pensare che, magari, è arrivato il momento di uscire fuori e dire qual è la verità perchè il tempo passa e la situazione in classifica si fa sempre più critica.