Enna. Amministrazione provinciale battuta sugli impianti fotovoltaici

Enna. Una mozione, presentata dal PD, sugli impianti fotovoltaici con riferimento all’Apea, l’azienda provinciale per l’energia alternativa, è stata approvata con il voto determinante del Pdl e di altri componenti il Gruppo Federato per cui l’amministrazione provinciale ed il presidente Monaco in particolare dovrà rivedere il bando già pubblicato e che riguarda la realizzazione di 3 impianti fotovoltaici in tutto il territorio provinciale a livello domestico. La mozione, preparata e presentata dal PD, chiedeva al presidente Monaco, così come erano stati i suoi impegni in Consiglio provinciale ma anche con le organizzazioni di categoria, di far partecipare alla realizzazione di questo impianti anche ditte che operano nel settore e che sono residente in provincia. La mozione è stata votata favorevolmente da parte del Pd, di Bannò di Primavera Democratica, di Comito dell’Udc, dei rappresentanti del Pdl, di Colianni del Gruppo Federato, di Miroddi del Psi e di Lupo dei Comunisti Italiani, mentre Lorenzo Granata ha abbandonata l’aula dichiarando che prima bisognava relazionare sull’attività svolta dall’Apea e quale potrebbe essere il suo futuro, indebolendo ulteriormente il gruppo di consiglieri che appoggiano il presidente Monaco e l’amministrazione provinciale. Ora sui tre mila impianti fotovoltaici da realizzare in provincia di Enna bisognerà tenere conto della mozione presentata dal Pd e votata anche da altri gruppi politici presenti in consiglio. E’ un segnale che lascia molto perplessi perché sostanzialmente il gruppo che appoggia l’amministrazione si è sgretolato ed il Pdl ha ritenuto opportuno votare la mozione perché andava in favore della collettività ennese, perché se intervengono le aziende ennesi del settore il costo potrebbe essere inferiore. Nella seduta di ieri mattina si è anche parlato e trattato di debiti fuori bilancio, che erano parecchi e molto sostanziosi. Intanto il PD ha abbandonato l’aula perché non intendeva votarli, mentre da parte dei consiglieri rimasti in aula,c’è stata la precisa richiesta di trattare ed approvare solo quei debiti fuori bilancio, che hanno già una sentenza del tribunale e, quindi, sono da pagare per evitare un ulteriore aggravio di spese,mentre per quanto riguarda il pagamento di prestazione professionali, questi debiti sono stati rinviati ad altra seduta.