Enna. Accusato di bancarotta fraudolente: fotografo assolto

Enna. Un fotografo professionista di origine ennese, Massimo Siragusa di 52 anni, è stato assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta documentale. La società in cui figurava come amministratore gestiva la Trattoria del Cugno Mezzano, a Palazzo Biscari a Catania. La “Si Alimenta”, era una società srl che, a un certo momento, ha subito una procedura fallimentare. Massimo Siragusa era parecchio famoso per aver seguito, come fotografo, lungamente Papa Giovanni Paolo II, dovette affrontare un processo perché era accusato di aver cercato, nel 2005, di frodare i creditori, facendo scomparire la contabilità di un trimestre; in realtà è stato dimostrato che s’era trattato solo di un errore del contabile nominato dal curatore fallimentare, il quale non avendo trovato la contabilità , era nato il sospetto che ci fosse qualcosa di anomalo a livello contabile. Il fotografo ennese, difeso dall’avvocato Gabriele Cantaro, ora è stato nelle condizioni di spiegare tutto e, quindi, è stato assolto con formula piena dal tribunale di Catania, prima sezione collegiale penale. Al momento del fallimento, il curatore evidenziò alla Procura catanese la mancanza di alcune scritture contabili; più precisamente mancava la contabilità relativa a un trimestre, dimostrando che non c’erano state azioni fraudolente, ma di semplice dimenticanza. Il contabile della società ha consegnato i documenti e secondo l’arringa difensiva di Gabriele Cantaro ha dimostrato che la documentazione trovata combacia perfettamente con il resto della contabilità. Tutto questo ha consentito di ottenere la sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste. “Abbiamo sollevato la questione alla prima udienza –ha dichiarato l’avvocato Cantaro chiedendo l’abbreviato e il collegio penale ha accolto, ammettendo che si presentassero l’esito delle nostre indagini difensive. Curatore e contabile, chiamati a deporre, hanno confermato che la contabilità era tenuta regolarmente e che non c’era stato alcuna irregolarità gestionale o tentativi di frode in danno dei creditori”. Nell’udienza il Pm aveva chiesto di derubricare l’accusa da bancarotta fraudolenta documentale a bancarotta semplice, dichiarando così la prescrizione del reato. Il tribunale, accogliendo la tesi difensiva, ha invece assolto Massimo Siragusa perché il fatto non sussiste.