Enna Calcio: Oggi una conferenza svelerà il futuro…nero

È continuato anche ieri pomeriggio lo sciopero dei calciatori dell’Enna che hanno deciso di non allenarsi fino a quando la società non darà loro delle certezze e, naturalmente, i rimborsi spesa.
Quella di ieri è stata un’altra giornata senza novità, un giorno trascorso senza lo spiraglio di una soluzione ai problemi dei gialloverdi che si avviano verso una crisi che potrebbe anche portarla al baratro o, peggio ancora, alla scomparsa. Allo stato attuale non si intravedono soluzioni diverse rispetto a quelle prospettate dalla società, ossia un disimpegno dei maggiori esponenti societari che lasceranno tutto nelle mani di Peppino Cannarozzo. A lui toccherà il compito di portare la squadra fino al termine della stagione contando su una sponsorizzazione minima che può garantire la normale gestione, per la verità il minimo sindacale che tiene conto sull’impegno dei soli calciatori ennesi. Ma c’è da chiedersi se questi hanno dato la loro disponibilità considerato che, ad oggi, anche loro hanno deciso di fermarsi in attesa che la società faccia chiarezza. Le acque sono agitate e la paura generale è che si arrivi ad un punto di non ritorno che boccerà inesorabilmente l’Enna: nel presente e nel futuro. In estate gli attuali dirigenti sono riusciti a salvare il titolo iscrivendo la squadra all’ultimo istante, uno sforzo che potrebbe essere inutile se non troveranno la soluzione giusta. Ecco perché sarebbe importante che la società compia un atto di estremo amore verso l’Enna facendo un passo indietro. Ma contemporaneamente deve esserci qualche ennese che faccia ufficialmente quel passo avanti che salverebbe l’Enna. è infatti inutile che si parli solo di un disimpegno dell’attuale società se dall’altra non c’è nessuna manifestazione d’interesse vera e reale. La società ha dimostrato con i fatti che non è più in grado di realizzare quanto promesso e per di più l’eventuale via libera al progetto dipende da altre componenti difficili da realizzare nel territorio. È, insomma, una utopia sognare in questo momento.
L’appello dei tifosi è ancora una volta rivolto all’assessore allo sport affinchè si prodighi nuovamente per salvare l’Enna così come aveva fatto in estate quando, però, trovò difficoltà ed impedimenti di vario genere ad un progetto di coinvolgimento cittadino che sembrava essere in grado di portare vitalità all’Enna. Questo prima che giunga il momento di cantare il “de profundis”.