Piazza Armerina: il Palazzo Trigona ha superato il collaudo tecnico

Piazza Armerina. Il Palazzo Trigona cuore pulsante del centro storico presto potrà riaprire i battenti e accogliere i cittadini che a lungo hanno seguito le vicende del tanto amato edificio. L’ultimo collaudo per Palazzo Trigona, effettuato ieri mattina dal collaudatore tecnico amministrativo arch. Giovanni Beninato, collaborato dal direttore degli attuali lavori di restauro arch. Roberto Vigore insieme con l’arch. Rosa Oliva, responsabile unico del procedimento, ambedue dirigenti della Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna, ha dato esito positivo.
Il collaudo numero sette, che rappresenta anche il collaudo conclusivo, giunge alla fine di una travagliata storia di lavori di restauro. Il cantiere che ha svolto i lavori definitivi per la musealizzazione del Trigona ha avuto inizio nel giugno del 2008, gestiti da una Associazione Temporanea di Impresa formata dalla Donato s.r.l e dalla Mirrione Impianti s.r.l. “I lavori complessivi – spiega l’arch Oliva – sono stati realizzati entro le date previste dal capitolato speciale d’appalto, anche i tempi della proroga del Por previsti fino a giugno 2009, con un ulteriore finanziamento, sono stati pienamente rispettati”.
“I problemi – dice il direttore arch. Vigore – sono arrivati solo nel momento in cui necessitava alimentare la cabina di trasformazione elettrica per l’alimentazione dell’impiantistica, fondamentale per il prestigioso bene culturale. Ci tengo a sottolineare, infatti, che l’impiantistica in generale, non solo quella elettrica, ma quella antincendio, di sicurezza, idrica , degli ascensori ecc, rappresenta il 50 per cento del delicato intervento effettuato sul prestigioso immobile. Il 9 giugno del 2011 finalmente il contatore e la rete, a media tensione, sono stati installati, si tratta di una potenza elettrica di 250 kilowatt”.
Abbiamo potuto visitare in anteprima il piano nobile del Trigona con il suo ampio salone, la prestigiosa cappella gentilizia che ospita ancora delle reliquie e un ossario con i resti mortali di un Beato della antica famiglia nobiliare piazzese. I pavimenti del piano nobile insieme agli affreschi del soffitto e delle pareti rappresentano un lavoro certosino di restauro e ripristino dell’antico splendore.
“Abbiamo raggiunto un obiettivo importante – ha sottolineato Vigore – quello di evitare che la parte impiantistica, necessaria per la sicurezza dell’edificio, deturpasse la parte artistica e storica, ci siamo riusciti con un impatto visivo gradevole e minimo”.
La visita alla sala controllo e poi ai magazzini che attraverso la realizzazione di un soppalco saranno utilizzati dalla comunità cittadina per mostre e convegni, mentre nella parte sottostante sono conservati parecchi reperti archeologici del territorio armerino. Emozionante il momento in cui presso la sala controllo, cervello di tutto l’edificio museale, il collaudatore Beninato, insieme ai rappresentanti delle imprese, al direttore Vigore e al responsabile Oliva, hanno firmato i documenti che attestano la piena funzionalità. Adesso, dopo gli ulteriori adempimenti, manca davvero poco alla consegna del Trigona da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna al Parco Archeologico della Villa Romana del Casale.
Tante iniziative, da ora in avanti, si prospettano per il Trigona, che finalmente sarà restituito alla comunità piazzese per rappresentare il volano del rilancio turistico di Piazza Armerina.

Marta Furnari