Mercato Piazza Armerina: “Ad un anno dalla delibera consiliare nulla è cambiato”

Piazza Armerina. Salvatore Cimino, coordinatore cittadino di Anva Confesercenti, instancabile, continua a battersi per lo spostamento del sito mercatale dal piano S. Ippolito alla vecchia sede di piazza Falcone e Borsellino. Il sindacalista lamenta che è passato un anno dal fatidico 4 novembre 2010 data in cui il consiglio comunale armerino sanciva lo spostamento del mercato cittadino del giovedì da S.Ippolito a piazza Falcone e Borsellino dove alcune settimane fa si è svolta la “Fiera di Ottobre”.

“Esattamente un anno fa il 4 novembre 2010 -dice Cimino- a seguito di una forte richiesta da parte di commercianti ambulanti e a posto fisso, e ad una petizione firmata da migliaia di cittadini è stato chiesto al consiglio comunale di riportare il mercato nel vecchio sito. Ne è venuto fuori un concitato consiglio comunale, durato cinque ore, con l’aula gremita di commercianti, impiegati, pensionati e persone comuni: tutti chiedevano il trasferimento. Veniva deliberato a maggioranza assoluta che il nuovo sito per lo svolgimento del mercato settimanale sarebbe tornato ad essere piazza Falcone-Borsellino e vie limitrofe. Da allora più volte, il sindacato, ha fatto appello all’amministrazione comunale chiedendo di dar seguito a quella delibera senza avere risposte significative”.
Il sindacalista rammenta:“In quel consiglio il sindaco dichiarò che, il sito attuale, per lo svolgimento del mercato settimanale non era l’ideale per motivi logistici e che lui aveva in mente altre idee, inoltre, con tutta la buona volontà, lo spostamento chiesto dal consiglio comunale non si sarebbe potuto effettuare prima dell’estate del 2011 a causa dei lavori di rifacimento del collettore fognario, che percorrendo la via Lo Giudice finisce in Piazza Falcone-Borsellino, lavori che sarebbero iniziati in primavera e si sarebbero conclusi non prima dell’estate. Mi chiedo: come mai di quei lavori non se ne è più parlato?”.

“Durante quest’anno, -constatata Cimino- mi sono reso conto che il vero problema è politico. Se l’amministrazione ha intenzione di attuare quella delibera, che lo faccia subito, noi saremo disponibili a dare il nostro apporto laddove ce ne sarà bisogno. Altrimenti invitiamo quei consiglieri comunali, che con tanto ardore, con i loro interventi e con il loro voto, in quel famoso consiglio, fecero in modo di farsi apprezzare e applaudire dalla grande platea presente, in aula e fuori, a difenderci, affinchè quella delibera non finisca come tante altre nel dimenticatoio”.
“Voglio appellarmi -conclude Cimino- anche a quei consiglieri, che allora si sono astenuti per validi motivi, che il popolo ricorda non solo chi ha votato un atto e poi se ne è lavato le mani, ma anche chi, con coerenza e volontà, ha fatto in modo che quell’atto venisse portato a termine”.

Marta Furnari