Piazza Armerina. Celebrato il 93° anniversario della fine della grande guerra

Piazza Armerina. A Piano Duilio celebrato il 93° anniversario della fine della grande Guerra, la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate e ricordati i caduti delle due guerre mondiali.
Il corteo a cui hanno partecipato le autorità civili e militari della città di Piazza Armerina ha avuto inizio dalla sede del municipio di piazza Garibaldi fino a Piano Duilio dove si trova il monumento dedicato ai caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Al corteo ha preso parte anche una scolaresca e la banda musicale “Città dei Mosaici”. Il 4 novembre del 1918 ebbe fine la Prima Guerra Mondiale, che vide molti Stati schierati gli uni contro gli altri in un conflitto che in quattro anni causò la morte di parecchi milioni di persone fra cui 670.000 italiani.
Così il sindaco Carmelo Nigrelli, all’arrivo del corteo nei pressi del monumento dedicato ai Caduti della città di Piazza Armerina, ha detto nel suo discorso:“Il 4 novembre 2011 è la giornata delle Forze armate, e ricorrendo quest’anno il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è più degli altri anni la giornata dell’unità nazionale. Il presidente Napolitano ha ricordato che noi non saremmo nati come Stato nazionale, come Italia unita nel cuore dell’Europa moderna 150 anni fa, senza passare attraverso fasi piene di tensione e anche cruente, in cui movimenti politici votati al progresso hanno cercato il futuro con strumenti che hanno anche visto l’uso della lotta armata per la libertà, l’indipendenza e l’unificazione dell’Italia”.
Il sindaco ha ricordato in particolare due illustri figure della comunità armerina: “La comunità di Piazza ha versato il suo enorme tributo di giovani nella Grande guerra come dimostra il lungo elenco scolpito nel monumento ai Caduti. E lo ha fatto anche nella guerra di Liberazione: un tributo di azione, come quella del maestro Salvatore Principato fucilato dai nazisti a Milano nel 1944, o di idee, come quello del vescovo Mario Sturzo, unico vescovo antifascista durante il ventennio”.
Nigrelli ha continuato: “I 150 anni di Italia Unita, la vittoria che celebriamo oggi nella Prima guerra mondiale, ma anche la Resistenza e le numerosissime sfide che l’Italia ha dovuto superare dal 1945 ad oggi, hanno avuto tra i protagonisti le nostre Forze Armate che oggi ringraziamo per la loro costante attività. Per questo, in questa importante ricorrenza, la nostra comunità piazzese deve ritrovarsi attorno alle parole del presidente Giorgio Napolitano che ha parlato anche delle prove cui è esposta in questo momento la nostra economia, la nostra crescita economica e sociale e con essa il futuro delle nuove generazioni”.
“L’Italia -ha concluso il sindaco- tornerà presto ad essere una protagonista della politica internazionale come lo è stata dal 1945 a pochissimi anni fa e, in questo suo rinnovato ruolo, sarà sempre fondamentale il lavoro dei nostri militari in Italia e all’estero. Ad essi deve andare l’apprezzamento e la gratitudine anche della città di Piazza Armerina insieme alla riconoscenza ai caduti”.
Alla fine della cerimonia una corona di alloro è stata posta ai piedi del monumento dedicato ai caduti piazzesi dei due conflitti mondiali.

Marta Furnari