Enna. Impianti sportivi inagibili: reazioni furibonde, parole dure e di rabbia

Enna. Ci sono state reazioni furibonde alla notizia che il Palasport di Enna Bassa ed il campo comunale di Pergusa saranno chiusi perché non a norma.
Parole dure e di rabbia dalla presidente della Handball4Enna, società che milita in A2 di pallamano femminile, Anna Lattuca: “È una vergogna, sono furiosa, subiamo le angherie di chiunque, non siamo tutelate” è il grido d’allarme della Lattuca: “È il secondo sgarbo che questa città mi fa dopo la chiusura della prima squadra di pallamano femminile e non lo perdono. L’unica cosa che mi resta da fare è chiudere tutto perdendo sei anni di lavoro. Non ce l’ho con la questura che ha fatto il suo dovere, ma con chi deve dare l’esempio, ossia il Comune che non fa nulla e in questo modo dice ai ragazzi che non c’è futuro. Non hanno nessuna giustificazione, l’unica cosa da fare è chiedere scusa e adoperarsi subito perché sono già in colpevole ritardo”. Il “sette” rosa per domani ha chiesto ospitalità a Licata. Anche la pallamano maschile, con l’Haenna – che ha trovato ospitalità a Regalbuto domani alle 20 -, fa sentire la sua voce tramite il tecnico Mario Gulino: “È l’ennesimo evento che mette a disagio la società. Sicuramente provoca problemi perché non possiamo neanche allenarci non essendoci un impianto alternativo. Non si tiene conto dei sacrifici che si fanno e di tutti i giovani che si fermano”.
Dalla pallamano al calcio 5 la rabbia è la stessa come si legge dalle parole di Liborio La Paglia, presidente dell’Ennese: “In questo momento direi cose brutte, meglio sbollire un pò, ma potrebbero esserci decisioni drastiche perché non posso portare la mia attività altrove. Ho la prima squadra, gli allievi e la juniores. Che dire, sono amareggiato e non escludo la chiusura”. Delusione anche dal Città di Enna che ha chiesto di giocare a Calascibetta: “L’attività calcistica è bloccata così come le altre – dice il presidente Enzo Grippauso -. È un problema non indifferente che deve far riflettere; le soluzioni per le gare ci sono, ma non per gli allenamenti”.

William Savoca