il presidente del consiglio, tutti i consiglieri comunali e agli assessori al fine di affrontare una “battaglia comune”. “ La mia azione è per l’interesse della comunità – afferma il sindaco Ferrigno – se avessi consegnato le reti all’Ato Idrico oggi pagherei per la mia situazione familiare composta da 6 componenti minimo 700 euro. Invece ad oggi ci troviamo nel gestire l’acqua pubblica per sei componenti mi trovo a pagare 200 euro”. Tra la rappresentanza ennese presenti anche Salvatore di Vincenzo responsabile Legambiente, e Sebastiano Pruiti di Troina, Pippo Catalfamo e Franco Profeta di Valguarnera. “ A nome del forum provinciale per l’acqua pubblica – afferma il responsabile provinciale Forum Acqua, Carlo Garofalo – debbo ringraziare il sindaco barrese Angelo Ferrigno, il consigliere comunale Calogero Costa per la loro presenza. Debbo dire, a malincuore che Ferrigno era l’unico amministratore della nostra provincia. Avremmo voluto che sul palco ci fossero tanti sindaci e amministratori ennesi, ma questo, al momento è un sogno”. La manifestazione a Siracusa assumeva un carattere regionale ed evidenziava due punti importanti come dare la solidarietà a tutti i sindaci e comuni siciliani commissariati dalla Regione per la immediata consegna delle reti e degli impianti ed anche al sostegno del forum regionale per l’acqua pubblica che si batte per la legge di iniziativa popolare e consiliare in discussione alla commissione ambiente all’Ars. “ In tutte queste iniziative regionali o nazionali – conclude Garofalo – proviamo invidia per tutti quei sindaci presenti e battaglieri su un tema importante e scottante come quello dell’acqua. Noi ennesi ci sentiamo orfani. E dire che Enna è stata la prima ad essere privatizzata e le bollette dell’acqua sono tra le più care d’Italia. Ci auguriamo che il sindaco Ferrigno possa essere da stimolo a tanti suoi colleghi che pure in campagna referendaria hanno dimostrato una certa sensibilità”. Tra sei mesi si voterà in parecchi comuni e il Forum Acqua vuole dare attenzione a chi in tempi non sospetti si è speso per l’acqua pubblica e la difesa dei beni comuni.