Il carcere di Piazza Armerina in completo abbandono

Piazza Armerina. Il segretario regionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, Francesco D’Antoni, ha inviato una nota al vertice nazionale e regionale dell’Amministrazione Penitenziaria sottolineando lo stato di grande degrado delle carceri della provincia di Enna ed in particolare di Piazza Armerina, provocando il continuo malcontento del personale “principalmente per il senso di abbandono da parte dell’Amministrazione penitenziaria”. Tra i punti dolenti la cronica carenza di personale che rende difficile la gestione dei turni di lavoro e spesso costringe ad operare al di sotto dei livelli minimi di sicurezza”. “Il carcere di Piazza Armerina – sostiene Francesco D’Antoni, nella sua disamina – è una delle realtà più affollate d’Italia senza sottovalutare la circostanza che alcune unità hanno fatto richiesta di trasferimento presso il nuovo carcere di Gela. E’ deprimente constatare in quali condizioni, giornalmente, si è costretti a lavorare a Piazza Armerina dove la Direzione è incurante anche di fornire ad alcuni uffici, come quelli del comandante e della sorveglianza, il minimo corredo di cancelleria che renderebbe l’attività sicuramente più dignitosa ed efficiente, con la motivazione che non ci sono fondi”. “Sarebbe opportuno conoscere il budget di cui dispone il carcere di Piazza Armerina da non permettersi l’acquisto di un toner ed aspettare ben sei mesi per averlo. Da registrare anche l’assenza di sistemi di chiusura automatica ai cancelli di portineria e seconda porta, che, pertanto, devono essere chiusi ed aperti a mano, nonché la mancanza di sistemi interni di videosorveglianza. Da registrare le pessime condizioni igienico-sanitarie della caserma agenti perché manca un’impresa di pulizia che migliori la situazione. Questa condizione rende impossibile agli agenti l’utilizzo della caserma per l’inadeguatezza dei locali, dove si registrano anche infiltrazioni d’acqua piovana. Scoraggiante anche lo stato degli automezzi indispensabili per una struttura penitenziaria; 4 macchine quasi tutte prossime alla rottamazione”. Il segretario regionale dell’Ugl si chiede anche “come mai la reggenza della struttura di Piazza Armerina viene affidata ad un direttore in missione proveniente da Nicosia quando si potrebbe affidare al direttore delle carceri di Enna o di Caltagirone. Il direttore delle carceri di Piazza Armerina viene anche accusato di comportamenti antisindacali.