Aidone. Amministrazione nel porto delle nebbie. Servono ancora almeno quattro assessorati

Aidone. Da un paio di mesi, tranne poche e brevi schiarite, il paese è avvolto da una nebbia fitta nella quale le sagome sono poco distinguibili nei loro tratti individuali, le voci sono solo rumores poco discernibili: quello che sembrava compreso o percepito, nel giro di poco tempo si dissolve per ricomposi in forme e suoni diversi delle quali il senso sfugge e il puzzle non riesce ad emergere e ricomporsi… anche le persone, solitamente più avvisate e “sapute”, sono nella confusione più totale, per non parlare dei comuni cittadini che, mentre si vedono recapitare le bollette della Tarsu inspiegabilmente gonfiate e supersalate, non si capacitano di cosa accada sulla loro testa; si chiedono che fine abbia fatto il loro voto elettorale, visto che è stato disatteso da tutti vincitori e vinti, para maggioranza e para opposizione.
Allo stato solo sette consiglieri (4 PD –Di Franco, Calcagno Lorenzo, Mendola, Lombardo- e 3 PDL-Calcagno Gaetano, Filiddani, Ciantia) restano al loro posto, avversari uniti oggi dal comune status di oppositori, gli altri otto vagano, non si sa bene se nella nebbia o nella melma, alla ricerca del posto agognato, promesso, disatteso, preso, sfuggito …
Il 19 novembre si è sparsa la voce delle dimissioni di tre assessori, la conferma si sono affrettati a darla gli stessi interessati, nonché il sindaco con frasi fumose e prive di senso: sì c’è “insofferenza verso le nuove strategie” (quali?) ma “non c’è contestazione n’è verso il sindaco né sull’operato della Giunta”…è allora?
Allora perché le dimissioni? E perchè il sindaco li accetta? Il sindaco vuole forse allargare la maggioranza perché si è accorto che non può continuare a dipendere dall’opposizione per l’approvazione del bilancio e per tutte le altre iniziative finanziarie, ma, al primo Consiglio comunale, utile a dimostrare la forza ritrovata, si ritrova solo con due consiglieri…assenti i vecchi defraudati e i nuovi acquisiti, forse non ancora rassicurati nelle loro aspettative…e così la variazione di assestamento del bilancio di previsione non viene approvata, neppure in seconda convocazione!
I giochi e le manovre, non sono per nulla chiari, forse, per colpa della nebbia, ma ricordano tanto un mercato al rialzo… Dal momento che nella sedicente maggioranza i partiti non esistono più, siamo arrivati al punto che ogni consigliere, portatore di un “pacchetto” (60, 70, 100?) di voti, pretende un assessorato: otto i consiglieri, se ne escludiamo un paio, vincolati da comparanza o fedeltà, servono ancora almeno quattro assessorati, oltre a quello già occupato saldamente dal vicesindaco e ai due che il sindaco sembra avere affidato al futuro genero e a un non ben identificato “tecnico” forestiero!
Gli aidonesi intanto sperano che la nebbia continui e che poi all’improvviso si dissolva, svegliandoli da un brutto sogno che dura ormai da troppo tempo!

Franca Ciantia


Riceviamo e pubblichiamo:
In riferimento a quanto pubblicato si fa presente che i consiglieri del PD, con i quali da anni condividiamo lo stesso percorso, sono 3 e non 4 anche perchè il sottoscritto, attuale Presidente del Consiglio Comunale, è iscritto e milita attivamente nelle fila del partito UDC.
Pino Di Franco


n.d.r: Amici del sindaco ci fanno sapere che fosse rettificata la frase “futuro genero” in “fidanzato della figlia”, la differenza a quanto pare è sostanziale!!! ci scusiamo.