Pietraperzia. Collocata la scultura del simposio

Inaugurato anche la scultura del simposio a Pietraperzia, che tra autorità militari e civili ha visto la presenza di numerosi scolari che in vesti di commemorazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia hanno rallegrato e colorato l’evento. Il sindaco atteso l’arrivo del Prefetto dott.ssa Clara Minerva e del comandante provinciale dei carabinieri Ten. Col. Baldassare Daidone ha dato il via all’inaugurazione che al suono dell’inno nazionale ha visto scoprire la scultura dell’artista Remo Belletti nell’occasione avvolta dal tricolore.
L’espressione di Remo Belletti, di origini emiliane, è quella del concetto di travaglio, ogni cosa costa fatica e, nello specifico, l’Unità d’Italia fu pagata con la vita di tanti uomini e il sacrificio di altri. La sua sarà una figura femminile, com’è nel suo stile, che vincendo forze opposte riesce a prendere il volo, una sorta di nike che si protrae verso l’alto, orgogliosa, l’immagine concreta della realizzazione delle aspirazioni, ma in modo estremamente sottile, come un filo trasparente e inestensibile. La straordinarietà della sua figura, sta nella morbidezza in cui si snoda quasi uscisse fuori dalla bandiera in cui si trova avvolta. La figura della donna è fortemente voluta dall’artista che -a suo dire- è il cardine di ogni cosa dietro ad una donna c’è sempre un avvenimento fausto o infausto che sia.

Nello sforzo di spiccare il volo c’è invece la realtà di una società fuori equilibrio,la figura infatti è in una posizione di pericolo anche se l’istinto l’ ammonisce a non agire d’impulso. Nei richiami disperati della donna non si avverte una minaccia imminente, ma la sensazione di un pericolo reale quello del potere che soccombe ogni ideale.
Sono già state collocate così ben cinque delle quattordici sculture del simposio tutte ben omaggiate dal consenso dei cittadini che ricorderanno un avvenimento così importante nella rappresentazione figurativa degli scultori il cui lavoro ha contribuito ad arricchire d’arte ogni singolo paese.

Luisa Gardali