Taglio delle Province, i presidenti oggi ad Enna

E’ prevista per questo pomeriggio alle15 presso l’auditorium del Liceo Linguistico di Enna bassa, l’Assemblea dell’Unione Regionale delle Province Siciliane per riflettere sulle iniziative da intraprendere nei confronti del dispositivo legislativo del Governo centrale Monti e del Governo regionale Lombardo sull’ipotesi di soppressione delle Province Regionali e la trasformazione in Liberi Consorzi di Comuni. Saranno presenti i nove Presidenti delle Province, i Presidenti dei Consigli ed i Consiglieri componenti dell’Assemblea regionale in rappresentanza dei Consigli Provinciali siciliani. La sede ennese è stata individuata dal Presidente dell’URPS, nonché Presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti per ottimizzare tempi e ragionamenti di merito atteso che lo stesso parteciperà, in veste di relatore, anche alla successiva “tavola rotonda” promossa dalla Provincia regionale di Enna nel contesto della presentazione della pubblicazione “La faccia intermedia del Leviatano”.
“Esiste, da parte della classe politica nazionale e regionale – ha dichiarato Giovanni Avanti – il tentativo di additare nell’opinione pubblica le “province” come madri di ogni sperpero di denaro pubblico in questo paese, mentre, come chiunque può facilmente intuire sia in Sicilia che a Roma, gli sprechi vanno ricercati altrove. Basti pensare alle indennità degli assessori regionali o al fatto che, in questo periodo di austerity, la regione è l’unico ente che continua ad assumere”. “E’ incomprensibile – ha poi proseguito Giovanni Avanti – come si possa pensare di sostituire, a un organismo democraticamente eletto, uno di scelta commissariale, frutto senza dubbio di accordi partitocratici. Siamo stanchi dell’ipocrisia di certe scelte strumentali e sappiamo che una riforma come quella proposta non comporterebbe alcun risparmio. Vogliamo invece aprire un dibattito serio sulla razionalizzazione delle competenze degli enti locali, per dire basta a questo neocentralismo regionale che ha dimostrato tutti i suoi limiti, mirando invece ad una reale applicazione del principio di sussidiarietà”, in Sicilia fino ad oggi disatteso”. Dello stesso avviso il Direttore dell’URPS Matteo Graziano, già Presidente della Regione Siciliana. “In un quadro così complesso come quello odierno – ha dichiarato Matteo Graziano – si auspica comunque che, una volta per tutte, si apra un discorso serio sulle riforme istituzionali, scevro da logiche elettoralistiche e da improvvisazioni di ogni sorta. Ci vuole un dibattito ricco di contributi e con una forte disponibilità dell’Amministrazione Regionale ad ascoltare tutti gli attori presenti sul territorio. Tutto questo al solo ed esclusivo fine di produrre una riforma finalizzata a ottenere i risultati migliori – parafrasando De Gasperi – non per le prossime elezioni, ma per le prossime generazioni”.