Enna. Profondo rosso per lo sport nel capoluogo

Enna. Profondo rosso per le società sportive che operano nel capoluogo ennese. Al di là delle difficoltà notevoli per avere degli impianti sportivi agibili e, quindi, con la presenza di pubblico, quello che preoccupa è il disinteresse totale che le amministrazioni provinciale e comunale hanno per le società sportive, tutte dilettantistiche, che cercando di operare nello sviluppo della pratica sportiva. E’ di ieri la notizia che il comune di Regalbuto, attraverso il suo assessorato allo sport, diretto da Salvo Cardaci, meglio conosciuto come allenatore della Messana di Pallamano, ha stanziato 10 mila euro di contributo per le 8 associazioni sportive che operano a Regalbuto, altri contributi sono arrivati alle società sportive di Leonforte, Nicosia, Barrafranca. Ad Enna c’è un silenzio assordante ed il rischio di vedere scomparire le attività sportive è sicuramente concreto. L’Enna Calcio da diversi mesi trascina la sua attività nell’incertezza più assoluta. La indisponibilità del Gaeta la conduce a giocare le sue partite ora in un campo o in un altro. Addirittura sarebbe Catenanuova il campo dove giocherà la sua gara interna con il Due Torri domenica prossima, le due squadre di pallamano, Pallamano Haenna e Handball4Enna, sono in stand by in attesa di sapere se alla ripresa delle attività agonistica con i rispettivi campionati ci sarà la possibilità di utilizzare la palestra polisportiva con il pubblico. Si spera cioè che entro il 14 gennaio l’impianto della nuova caldaia ed il sistema antincendio possano ottenere l’agibilità dell’impianto e, quindi la presenza del pubblico. Questo faciliterà anche le partita di calcio a 5 dell’Ennese. Ma a prescindere dalla possibilità o meno di giocare le partite in casa, quello che rattrista è il fatto che a nessuno importa se queste società svolgono attività sportive agonistiche con discreti risultati, che coinvolgono centinaia di giovani in una pratica salutare ed importante per la loro crescita, che li allontana da deviazioni che sono caratteristiche della società di oggi. Un esame di coscienza Provincia regionale e Comune capoluogo lo dovrebbero fare, non è possibile che non si trovino delle somme da destinare alle società sportive. ”Comprendiamo benissimo le difficoltà che stanno attraversando gli enti locali – dichiara Pippo Chillemi, diesse della Pallamano Haenna – però qualcosa si potrebbe fare, basta volerlo, basta riconoscere l’attività meritoria che le società sportive svolgono anche a livello sociale, educativo, del benessere. Ci auguriamo che al più presto arrivino dei segnali confortanti, in caso contrario è bene fare una profonda riflessione e magari decidere di chiudere, tanto lo sport nella sua vera eccezione non interessa nessuno”.