Enna: Il presidente Monaco in visita al carcere. La lettera dei detenuti

La casa circondariale di Enna ancora una volta è luogo di riflessione per i detenuti che, ieri, in occasione della santa messa hanno incontrato il Presidente della Provincia di Enna, Giuseppe Monaco.
Il cappellano don Giacomo Zangara ha ringraziato Monaco “per questa sua presenza silenziosa che rivela la presenza dello Stato negli istituti di pena” auspicandone altre come segno di vicinanza ed incontro con i detenuti.
Il presidente della Provincia ha rivolto il suo pensiero a chi oggi si ritrova a pagare il proprio debito con la giustizia rivolgendo ai detenuti parole di incoraggiamento per il futuro. A Monaco, con una lettera, si sono rivolti i detenuti: “Tutti noi, temporanea comunità di uomini che stanno avendo il tempo di riflettere e pensare profondamente al proprio futuro, esprimiamo il senso di gratitudine nei confronti di tutti voi ed in particolare al Presidente della Provincia, Monaco. Il nostro mondo, per ora, è ristretto, non spazia e non si estende. Si ferma qui, ma la nostra mente, i pensieri, le cose che abbiamo nel cuore volano dappertutto. La vostra presenza ci inorgoglisce e ci permette di confrontarsi sulle modalità di accoglienza e comunicazione. Ci troviamo a nostro agio ad interloquire con chi, come Lei, è abituato a combattere contro la sofferenza. Possiede un dono meraviglioso, quello di saper regalare, proprio a chi la salute l’ha persa, la speranza di una nuova vita perchè purificata dalla sofferenza. La sua semplicità attira tutti facendoli sentire suoi amici. Anche noi oggi vogliamo sentirci suoi amici perchè siamo certi che saprà capirci, ascoltarci e aiutarci ad andare avanti con più fiducia. La messa del Santo Natale, celebrata dal vescovo Mons. Pennisi e dal nostro cappellano don Giacomo, ci ha commosso e ancora oggi percepiamo forte il messaggio di speranza, serenità e amore verso il prossimo. In quell’occasione abbiamo ricevuto l’indulgenza plenaria. Grazie Padre Giacomo per tutto quello che ha fatto e che farà per questa comunità. Oggi è la continuazione di un percorso che abbiamo intrapreso all’interno della Casa Circondariale. Abbiamo condiviso tutte le festività con il personale di Polizia Penitenziaria, gli educatori, i medici, gli infermieri, gli assistenti sociali ed i formatori. A tutti voi riconoscenza e stima. Un particolare pensiero va ai gruppi di volontariato, hanno svolto e continueranno a svolgere un ruolo importante di raccordo attraverso tante iniziative. Ci permettiamo di fare una raccomandazione alle istituzioni: Non lasciateli da soli!”.