Valguarnera. Si spacca la maggioranza consiliare

Valguarnera. Il gruppo di maggioranza consiliare che fa capo al sindaco Leanza si spacca in due. Quattro dei nove consiglieri si staccano, per dare vita ad un nuovo gruppo che si chiamerà “Voce democratica”. Si tratta di Sirio Di Blasi che farà da capogruppo, Giuseppe Interlicchia vice e di Giuliana Pelligra e Pier Francesco Oliveri. I quattro – tengono a far sapere a chiare lettere – “ che non ci sarà un distacco formale e che sosterranno l’azione del sindaco”. Gli antichi dissapori e le dimissioni da capogruppo consiliare di Giuseppe Speranza avvenute un mese fa e quelle successive di Di Blasi e Interlicchia, da presidenti di commissione, hanno chiaramente fatto precipitare le cose. Tutti i tentativi politici esperiti per fare rientrare la “querelle” sono, alla luce degli avvenimenti, naufragati. E’ palese che ora il sindaco nella sua azione amministrativa, dovrà essere sostenuto da due “gruppi” della stessa maggioranza, quello ufficiale che faceva capo all’ex capogruppo Speranza e l’altro di Di Blasi- Interlicchia, con tutti gli annessi e connessi del caso. Che ci fosse, comunque, oltre alle diatribe di leadership interna, anche un certo malessere nei confronti dell’attività del sindaco è dimostrato dallo stesso documento, diramato dai quattro: “E’ trascorso più di un anno dall’affermazione elettorale della lista civica “Per Valguarnera – Sebo Leanza Sindaco” e, nonostante l’impegno profuso –scrivono- non abbiamo potuto tradurre efficacemente sul campo quanto indicato nel programma elettorale, disattendendo, nostro malgrado, in parte le aspettative dei nostri elettori e cittadini.” Il nuovo gruppo si propone di prestare più attenzione alla fase attuativa del programma e di riuscire ad elevare il contradditorio tra le parti in tutte le sedi opportune. “ La politica- insistono- deve essere frutto della massima condivisione e del coinvolgimento di tutti gli attori che auspicano la migliore soluzione ai problemi quotidiani senza subire uno sbilanciamento nell’iter decisionale e per generare più voci all’interno della stessa maggioranza, affinché il dibattito possa essere sempre acceso e costruttivo.” Essi infine, intendono organizzare dibattiti pubblici per confrontarsi sui temi della città, di dialogare con le parti socio-economiche del paese; di coinvolgere i giovani nel modo di fare politica; di favorire la convergenza e il riavvicinamento nelle argomentazioni dibattute nel corso degli anni, dalle forze progressiste e riformiste che si sono spese nel territorio.

Rino Caltagirone

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