Le Fuate. Il gusto della tradizione




Le fuate sono tipiche della zona di Pietraperzia e Caltanissetta. Si tratta di pizze o focacce a pasta di pane lievitata, diffuse in tutta l’isola con diversi nomi.

Ingredienti per la pasta:

–          Semola di grano duro 1 kg;

–          Lievito di birra 30 gr;

–          Un pizzico di sale;

–          Mezzo bicchiere di acqua tiepida

Preparazione:

Sciogliete il lievito in una scodellina con un pizzico di sale e l’acqua tiepida. Incorporatelo alla farina che avrete versato su una spianatoia, lavorate bene, aggiungendo se serve altra acqua tiepida (senza esagerare, l’impasto deve risultare morbido ed elastico). Appena pronta, datele forma di una palla, infarinatela ed avvolgetela in un tovagliolo mettendola da parte a lievitare per circa un’ora.

Ingredienti per il condimento:

–          Pomodoro maturo 1 kg;

–          Aglio 3 o 4 spicchi;

–          Sarde salate 100 gr;

–          Pecorino grattugiato 100 gr;

–          Origano;

–          Olio;

–          Sale e pepe

Preparazione:

A questo punto, dividete la pasta già lievitata spianandola grossolanamente con le mani, in dischi rotondi dello spessore di circa un centimetro. Condite col pomodoro crudo spellato e fatto a pezzi (per facilitarvi, sbollentate i pomodori prima di spellarli), l’aglio tagliuzzato, le sarde ben pulite e diliscate, il pecorino e l’origano. Infornate le fuate per circa 15 minuti nel forno a 230°. Toglietele dal forno e versate a filo l’olio extravergine d’oliva. Sovrapponete i dischi, facendoli combaciare. Avvolgetele in un tovagliolo e lasciatele riposare qualche minuto prima di mangiarle.

Il grano duro è il perno della nostra tradizione gastronomica, che già di per sé occupa un posto centrale nel più vasto panorama culturale. Storia e sapori si intrecciano, arrivando sulle nostre tavole dalle lontane tradizioni che le antiche dominazioni dell’isola ci hanno lasciato. Furono gli Arabi ad introdurre la coltivazione di questa preziosa risorsa. I sapori della fuata sono esaltati dalla cottura nel forno in pietra, elemento che da sempre ha accompagnato la cultura siciliana tipicamente contadina.

a cura di Alessandra Maria (nella foto)

“La cucina è la più antica delle arti, perché Adamo nacque digiuno”
Jean Anthelme Brillat-Savarin

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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redazione-vivienna