Naufragio Costa. Enna, identificato dal marito il corpo di Luisa Virzì

Enna. L’identificazione ufficiale del corpo di Luisa Virzì, la quarantanovenne ennese, dipendente comunale, ritrovato nella zona sommersa del ponte 3 della nave Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio scorso, è avvenuta ieri mattina intorno alle 13, fatta dal marito, Fausto Severino, dipendente dell’azienda autotrasporti Interbus di Enna. Fausto Severino era partito martedì assieme all’avvocato Gaetana Palermo ed il riconoscimento è avvenuto presso l’obitorio di Porto Santo Stefano. Sostanzialmente il riconoscimento non è avvenuto attraverso il dna, com’era stato detto da parte di alcune agenzie giornalistiche, ma attraverso la fede nuziale che portava sempre con se, dove era indicato la data delle nozze, il nome e la data di nascita sua e del marito. Non appena saranno ultimate le incombenze, da parte del pool di magistrati della procura di Grosseto, che coordina l’inchiesta sul naufragio, si incomincerà a parlare del rientro della salma a Enna, anche perché c’è la necessità di effettuare l’autopsia sul corpo di Luisa, che potrebbe essere effettuata questa mattina o al massimo venerdì; subito dopo si incomincerà a parlare di trasferire il corpo ad Enna per poi procedere ai funerali. “Per il momento è troppo presto; ci sono tante cose da chiarire ; passeranno dei giorni ed è probabile che questo potrà essere fatto all’inizio della prossima settimana rispondono fonti vicine alla famiglia. Da quello che è stato appurato sembrerebbe che Luisa Virzì sia morta proprio qualche ora dopo che la sua amica, Maria Grazia Tricarichi, aveva telefonato al suo amico, Giuseppe Lombardo, dicendole che stavano cercando di andare nelle cabine per prendere i salvagente , quindi si è sentito “Scivoliamo in acqua”, e da qualche momento non c’è stata più notizia delle due donne. Ieri mattina sono stati tanti i parenti e gli amici che si sono recati nell’abitazione della famiglia in contrada Santa Mariola, a pochi chilometri dal quadrivio Sant’Anna , per portare conforto alla madre ed ai figli della donna, che, in cuore loro, per dodici giorni, avevano sperato che la loro madre si potessero essere salvata miracolosamente.

La giunta di Enna sta valutando la possibilità che il Comune si costituisca parte civile nel processo sul naufragio della nave Concordia della Costa crociere, ”L’eventuale risarcimento – spiega il sindaco – sarà utilizzato dal Comune per realizzare un’opera sociale da dedicare a Luisa Virzì”.I beni informati, però, fanno sapere che il Comune di Enna non può giuridicamente costituirsi parte civile.