Troina: “I giovani non sono più quelli di una volta”

Troina. Da un po’ di tempo, accade che, qui in paese, i Carabinieri, nella loro attività di controllo del territorio, fermano dei giovani e gli trovano in tasca droghe dalle più leggere alle più pesanti. E, a giudicare dalle quantità che i Carabinieri hanno sequestrato, non si tratta di modiche quantità per uso strettamente personale. Sono episodi di cui i giornali, nelle pagine di cronaca provinciale, hanno dato notizia. Il fenomeno dell’uso di droghe da parte di giovani, ed anche di persone che giovani non sono, è purtroppo molto più esteso di quanto si possa immaginare. Ad esserne coinvolti in numero maggiore sono giovani. Capita, in conversazioni tra amici, sentire che quel tale ha un figlio che gli sta creando non pochi problemi perché abitualmente fa uso di droghe. Non meno frequenti sono i casi di alcolismo, che hanno per vittime i giovani e le famiglie che in solitudine ne vivono le drammatiche conseguenze. Anche le famiglie che non sono direttamente toccate da questo fenomeno, vedono con inquietudine ed apprensione il dramma di chi invece lo vive in prima persona. E’ forte il timore che nessuna famiglia possa sentirsi al riparo dalla minaccia di vivere una simile tragedia. Di fronte ad una questione del genere, che ha dimensioni non più trascurabili, il commento più ricorrente è quello che si riassume in un’affermazione del genere: “I giovani non sono più quelli di una volta”. Un tale commento è la manifestazione di quella tendenza che hanno le generazioni più anziane a vedere dopo di loro il diluvio e a dipingere il passato migliore del presente. E’ ovvio i giovani di oggi non sono come quelli di ieri. Come, del resto, quelli di ieri erano diversi dagli altri giovani prima di loro. Nel succedersi delle generazioni, quelle giovani sono state sempre diverse dalle più vecchie. Diversità che spesso ha generato dei conflitti generazionali. Anche nei periodi in cui la famiglia e la scuola erano istituzioni forti, c’era la contrapposizione tra vecchi e giovani. Il tratto caratteristico della condizione giovanile oggi è un altro: i giovani percepiscono che non hanno speranza per il futuro, si sentono insicuri e sanno che non hanno sbocchi. E’ una condizione di malessere nella da cui trae origine quella triste e dolorosa realtà che i recenti, e purtroppo frequenti, episodi di cronaca hanno segnalato.

Silvano Privitera