Il Città di Mascalucia impatta a Catenanuova per 3-3

Catenanuova. Davvero un incontro entusiasmante, quello disputato fra Sporting Catenanuova e Città di Mascalucia, sul terreno di gioco del Di Benedetto, nel girone F di 1^ Categoria. Al termine, il 3-3 finale lascia l’amaro in bocca ai locali che hanno dovuto lottare contro i catanesi e contro il fischietto acese Massimiliano Mola, spesso avulso dalle trame di gioco più importanti della gara. La cronaca: al 15° in vantaggio i catanesi con Francesco Privitera che con un pallonetto fulmina l’estremo difensore locale Castiglione, fuori dai pali. Al 39° ,il 15enne Gaetano Cocimano, salta il portiere ospite ma è Danilo Calvagna ad intestarsi il pareggio. Allo scadere della prima frazione Orazio Lo Presti costringe il portiere ospite a salvare in extremis. Nella seconda frazione, al 48°, ancora Castiglione in ritardo e Francesco Privitera lo beffa per il 2-1. Gli ospiti, vanno al terzo gol centrando il sette. Si rifanno sotto i locali che al 56°, con Caruso, timbrano la traversa, ma un minuto dopo, Mola, espelle Risiglione per una discutibile doppia ammonizione. In 10 uomini, i ragazzi del tecnico Orazio Rapisarda, anzichè arrendersi, lottano con veemenza e carattere e vanno in gol con il “condor” Orazio Lo Presti che, al 70°, in agguato in area, protegge col corpo la palla e gira a rete infilando la destra del portiere ospite. Un minuto dopo, l’arbitro, ammonisce solamente un centrocampista catanese che aveva reagito ad un contatto con un locale. Potrebbe starci al 73°, un rigore per l’atterramento in area di Lo Presti, ma Mola, ignora ancora una volta. Vogliono il pareggio i locali, ed è arrembaggio che si conclude all’84° con il 3-3 realizzato da Caruso che conquista la palla, entra in area e conclude ancora alla destra.All’86’, si dispera Lo Presti che tira ed è il montante basso alla destra a negare la vittoria ai catenanuovesi. Carattere dunque dei locali che potranno approfittare, nel prossimo incontro del 5 febbraio, contro l’Atletico Militello, per migliorare la propria classifica.

Carmelo Di Marco