Aidone. Museo Archeologico pubblicità gratuita su Radio3. Altro schiaffo da Gian Antonio Stella. Nietta Bruno -distretto Dea- risponde

Sembra che un giornalista di prestigiose testate nazionali, frequentatore di salotti televisivi, come Gian Antonio Stella, quando viene invitato a parlare di Beni Culturali e della loro fruizione, non possa fare a meno di citare Aidone e la dea di Morgantina per esemplificare una situazione di cattiva fruizione del patrimonio culturale nazionale. Le ha dedicato qualche pagina nell’opera scritta insieme a Sergio Rizzo “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia”. È passato poco meno di un anno da quando, nel pieno delle polemiche sulla sistemazione della Venere rientrante dall’America, ne parlava alla trasmissione di Fazio (12 febbraio 2011), scatenando un coro di recriminazioni; ora torna all’attacco. Durante la sua ultima giornata di conduzione di Prima Pagina, su Radio3-Rai, di domenica 5 febbraio, rispondendo ad una signora, che contestava il principio che i Beni Culturali possano essere valutati solo per il profitto che sono in grado di produrre, a conclusione del suo intervento, ha attaccato con queste parole: “Non è vero che la con cultura non si mangia; certo occorre organizzarla in maniera diversa. Non credo che sia utile per la Sicilia e per i siciliani tenere i loro tesori sparpagliati su tutto il territorio, con il risultato che, per andare a vedere alcuni capolavori sparpagliati in paesi spesso difficili da raggiungere, penso al bellissimo ma isolato museo di Aidone dove sta oggi la Dea di Morgantina! Beh, credo che non sia utile, penso che occorra fare delle scelte nette che, a costo di scontentare qualche lettore, consentano però di offrire i nostri capolavori a più visitatori possibili. Perché penso che anche il discorso del turismo possa avere nuovo impulso se c’è parallelamente una consapevolezza maggiore dei tesori che abbiamo!”. [Per inciso: a) la trascrizione è fedele al parlato; b) riconosce che dopo la trasmissione di Fazio qualche rimostranza l’ha ricevuta!].

Sembra che la sistemazione della “Venere” sia una specie di nervo scoperto che continua ad infastidire il dottor Stella, ma il suo fastidio dall’altra parte esaspera fortemente i non pochi “lettori locali”! Ma nonostante tutto dobbiamo dire: grazie dottor Stella!

Fa un certo effetto sentire pronunciargli Aidone, è un po’ come se sentissi chiamarti con il tuo cognome e nome in un importante consesso, alla presenza di migliaia di persone! Una critica pronunciata in una trasmissione così importante, che ha un pubblico molto numeroso e qualificato, non può che contribuire a far conoscere il nostro sperduto paesino e i tesori che conserva, facendoci una pubblicità gratuita su un mezzo che sarebbe irraggiungibile per noi, con i mezzi che finora sono stati messi in campo da Regione, Provincia e Comune di Aidone.

Dall’altra non può non suscitare una profonda riflessione sul nulla che è stato fatto finora per rendere Aidone più facilmente raggiungibile, più accogliente, più preparata a ricevere le decine di migliaia di visitatori che continuano a fluire, a dispetto della scarsa informazione e promozione pubblicitaria.

Se ci facciamo un giro in paese e proviamo a metterci nei panni dei visitatori, ci accorgiamo per prima cosa della segnaletica pressoché inesistente; ci inerpichiamo affannati per la ripida salita che ci porta al Museo (la via Di Mattia), magari spinti da una guida frettolosa e sbrigativa; visitiamo il Museo che troviamo “bellissimo”, come ebbe ad ammettere lo stesso Stella che in visita poi c’è venuto; dopodiché ridiscendiamo dalla stessa strada, con la velocità che ci permette la sua impegnativa pendenza, per guadagnare rapidamente la partenza, sia che siamo arrivati con la nostra macchina, che con l’autobus. Eppure basterebbe qualche piccolo accorgimento, qualche provvedimento a costo zero, per “costringere” i visitatori ad entrare in paese, facendo loro percorrere strade agevoli: 1) farli entrare dalla Via Terranova (dal parcheggio di Piazza gen. Cultreri), attraversando la Piazza Cordova, o dalla Via Garibaldi che si trova di fronte al Parcheggio di Piazza Giovanni Paolo II, ma all’ignaro turista non viene nemmeno segnalata come via maestra per il Museo; 2) farli scendere dalla via Gianfilippo Calcagno e attraversare le strade principali fino alla piazza Cordova o indicare la passeggiata gradevolissima, panoramica e agevole dentro la Villa Comunale che permette anche di attraversare l’antico centro storico!

Davanti al Museo dopo più due anni -ricordate il manifesto “2009-2011. Il ritorno delle dee”?-, non è stato ancora posto un pannello con la pianta della città, con delle proposte di itinerari alternativi alla via Di Mattia! Il turismo ad Aidone è rimasto lo stesso dei tempi in cui si visitava quasi solo Morgantina, un turismo di passaggio; con la differenza che allora, passando dalla circonvallazione, si faceva a meno di entrare in Aidone; ora che si visita il Museo, che si trova in pieno centro storico, non si entra lo stesso in Aidone…chiedetelo a chi ha investito per affittare e mettere su un negozio nei posti che venivano ritenuti strategici, posizionati lungo il percorso che avrebbe dovuto essere obbligato…!

Per raggiungere Aidone percorriamo la famigerata SS 288, lastricata solo di tutte le promesse dei Lombardo, Missineo, Monaco, e di tutto l’ establishment politico, regionale e nazionale, che hanno profuso lusinghe a piene mani, nei giorni dei tre grandi eventi (il 13 dicembre 2009- gli Acroliti, il 3 dicembre 2010- gli Argenti e il 17 maggio 2011- la Venere) che si sono succeduti in un anno e mezzo e che li hanno visto ogni volta sgomitare in prima fila per riscuotere gli applausi; mentre la percorriamo non possiamo non vedere che la strada, rimasta nelle stesse, identiche, condizioni di due anni fa, è orlata di spazzatura: bottiglie, lattine cartacce e residui plastici. In occasione dell’arrivo della Venere, a maggio inoltrato, l’ANAS fece tagliare lungo la strada l’erba che gli operai si limitarono a lasciare là dov’era caduta, magari volevano coprire così l’immondizia, lasciata e lanciata lì dagli automobilisti o dai cosiddetti sportivi incivili! I cartelli che ci avvisano del pericolo di banchine cedevoli sono l’unico cenno di novità, sembra che l’Anas finalmente se ne sia accorta e, mettendo il segnale, si scaricate delle responsabilità! La segnaletica antinebbia è sempre più rada e più fioca, il manto stradale si va sempre più deteriorando…da quanto tempo questo tratto ci è stato dato come immediatamente cantierabile anche dalla stessa ANAS?

E che dire di quella mega campagna pubblicitaria a lungo sbandierata e che non è mai partita?

Tornando alle gravi dichiarazione di Stella che continuano a frullarmi nel cervello: dove dovrebbe stare la Venere? A Roma? A Palermo? Ad implementare un’offerta già ricchissima? Ad attrarre visitatori al maggiore museo, il Salinas, che non è stato capace negli anni di far conoscere i suoi meravigliosi tesori, come le metope di Selinunte?

La dea non appartiene al territorio, secondo Stella, ma appartiene ai visitatori che trovandola in luoghi più accessibili la vedranno molto più numerosi… ma Palermo o Roma hanno bisogno di un’ulteriore capolavoro? E nel frattempo tutto il resto della Sicilia e d’Italia, tutte le periferie delle “capitali”, i paesi posti nel buco del buco di una regione marginale, non hanno diritto ad un occasione di crescita “sfruttando” un bene che appartiene al loro territorio?

E intanto a dare ragione a Stella e a tutti quelli che la pensano come lui, ci stiamo mettendo del nostro se, come abbiamo constatato, non è cambiato NULLA!

Stiamo speranzosi in attesa che finalmente l’avvio (?) del Distretto Turistico segni la svolta nella gestione dell’offerta turistica e nella promozione del territorio; ma se pensiamo che a gestire la cosa ci sono molti tra i personaggi di sempre, quelli direttamente responsabili della situazione che stiamo descrivendo, stiamo freschi! Se non ci troveranno ciccia da incassare, posti di lavoro o incarichi ben rimunerati per figli, nipoti, fedeli seguaci, specchietti per catturare le allodole nella prossima campagna elettorale, non avranno nessun interesse a realizzarlo! La paura è quella che ne facciano l’ennesimo carrozzone attraverso il quale spartirsi finanziamenti pubblici e conseguenti clientele!

Amen!


Franca Ciantia
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Riceviamo da Nietta Bruno, vice Presidente del Distretto turistico Dea di Morgantina, la seguente precisazione:
Gentile sig.ra,
ho letto il Suo articolo e ne condivido totalmente la prima parte. Mi permetta, tuttavia, una difesa d’ufficio nei confronti dell’avviato (!) Distretto Turistico Dea di Morgantina citato nelle Sue conclusioni.
L’arringa non riguarderà i singoli componenti del Consiglio di Amministrazione (cinque rappresentanti della parte pubblica e quattro della componente privata), ognuno di essi scrive la sua storia ed è responsabile della propria credibilità.
Per troppe stagioni la classe politica, di qualunque livello, con ampio gesto della mano ha sparso il seme della diffidenza, della sfiducia e dello scoramento sociale! É noto, é stato dibattuto a lungo, se ne parla ancora ed il discorso sulle malefatte della casta (per restare nel linguaggio caro a Gian Antonio Stella) non si è ancora concluso.
Ma il rischio che corriamo tutti oggi é di rispondere allo scempio compiuto sulla nostra cultura e sulle nostre istituzioni con un neo-qualunquismo che potrebbe contribuire ad aggravare piuttosto che sanare le ferite del paese.
Evitando di imboccare la sterile strada della polemica, desidero fare chiarezza su alcuni aspetti che ritengo di fondamentale importanza.
Il Distretto é stato costituito da poco tempo e rientra tra i sette distretti siciliani che non hanno avuto bisogno di rientrare nelle proroghe concesse dalla Regione affinché altri distretti meno “virtuosi” possano ottenere l’approvazione.
Solo per un omaggio alla verità, è opportuno che si sappia che i membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscono per statuto alcun compenso e che non si prevede una distribuzione di incarichi, eccetto la nomina di un commercialista per la tenuta dei conti della Società Consortile e quella di un esperto di turismo, figure indispensabili per il funzionamento del Distretto. Il Comitato tecnico-scientifico, di prossima nomina, sarà composto da esperti del settore turistico-culturale ed, anche in questo caso, le cariche saranno onorarie e non sono previsti compensi.
Per quanto riguarda poi la “ciccia da incassare”, Le comunico che il patrimonio sociale é talmente esiguo che per il funzionamento amministrativo della società (altro che posti di lavoro!!!) sarà indispensabile arruolare dei volontari e che solamente la partecipazione ai bandi regionali riservati ai distretti( il previsto contributo a fondo perduto,al netto dell’ IVA, é limitato al 50%) consentirà di ottenere le risorse per poter raggiungere i primi obiettivi che il CdA ha individuato.
Il Distretto dovrà autonomamente provvedere al suo finanziamento e, considerati i tempi, ritengo che sarà molto arduo se non addirittura impossibile.
Nei due incontri del CdA finora realizzati sono state poste le basi per una programmazione sostenibile e dignitosa del Distretto. Il “carrozzone” di cui Lei parla nel Suo articolo, se mai dovesse materializzarsi, farà di certo una gran fatica a procedere, considerato che dovrà imboccare un percorso difficile e pieno di buche. Concediamoci un pó di tempo, fissiamo un appuntamento nei prossimi mesi per verificare INSIEME il primo tratto di strada compiuto e, probabilmente, riusciremo a dimostrare che il disfattismo, legittimamente insediatosi nelle nostre menti, in alcuni casi, andrebbe sostituito con una buona dose di fiducia e di speranza.
Cordialmente.

Nietta Bruno

La precisazione dell’autrice della news:

Gentilissima Signora Bruno

Sento il bisogno di esplicitare meglio la mia opinione, che interpreta il pensiero della comunità aidonese, ormai del tutto scoraggiata, disillusa, frustrata in tutte le aspirazioni e le aspettative che in questi anni l’hanno indotta a coltivare. È bene che lei abbia precisato le caratteristiche organizzative e statutarie del Distretto.

Lo scetticismo, la sfiducia, la diffidenza che accompagna qualunque iniziativa, in cui entri la pubblica amministrazione e la componente politica o solo politicizzata, ormai si è impossessata – e certamente non perché siamo vittime di disinformazione o abbiamo le traveggole – di tutti noi, che osserviamo impotenti lo scempio che s’è fatto delle risorse pubbliche, che sono i nostri soldi, sia perché noi tutti li paghiamo, sia perché vengono distratti da opere e servizi da destinare a tutti noi. Purtroppo, come giustamente conclude Lei, il rischio è quello di lasciarsi andare al disfattismo, ma mi creda in questo caso non si tratta di disfattismo ma della perdita della speranza e della fiducia in chi ad ogni livello si propone di governarci.

Ha fatto bene Lei ha confutare quanto io scrivo, è un atto di trasparenza che fugherà ogni dubbio e sospetto sulla gestione del Distretto, non per l’istituzione in sé, di cui ancora si sa così poco, ma per quel aurea malefica che ormai trascina nella sua scia qualunque iniziativa. Per il bene di tutti noi, appartenenti a questo distretto, per tutti quelli che, credendo nelle sue potenzialità, hanno sperato di potere finalmente voltare pagina e porre le fondamenta per il decollo turistico di questo nostro territorio, tanto ricco quanto sfortunato, auguro a Lei e a quanti vi stanno lavorando, così generosamente, di  avviare al più presto possibile l’attività e che questa abbia le ricadute positive e di crescita che tutti quanti auspichiamo.

Cordiali saluti. Franca Ciantia

 

N.d.r.: Siamo contenti di sapere che qualcosa si muove, come afferma in un comunicato stampa il sindaco di Aidone (sperando che non rimanga solo come per le precedenti comunicazioni solo un comunicato stampa):

<< Per Aidone dopo il 2011, anno di rientro della “dea di Morgantina” anche il 2012 si appresta ad essere un anno molto importante.
Diversi cantieri stanno per avere avvio:
1.     la riqualificazione della Piazza Gen. Cultreri, per 1.700.000 euro;
2.     la realizzazione dell’indispensabile parcheggio nella zona Canalotto, per 1.700.000 euro;
3.     il rinnovo di tutta la segnaletica turistica e stradale, per 110.000 euro;
4.     il consolidamento della zona Castello Barone, a valle Vico Piazza, per 441.000 euro;
5.     realizzazione di due alloggi popolari, lotto integrativo Contratto di Quartiere II San Giacomo, per 340.000 euro;
6.     vari interventi strutturali di riqualificazione, arredi e decoro, in diversi punti del perimetro urbano, connessi alla valorizzazione del rientro della “dea di Morgantina”, per 500.000 – 700.000 euro.
Il tutto per un importo complessivo di lavori di circa 5 milioni di euro, a beneficio di un sospiro di sollievo dell’economia aidonese, in termini di risorse umane da coinvolgere e servizi e beni da fornire.
“Senza contare che, in esito agli interventi descritti Aidone si presenterà con un volto nuovo da offrire ai turisti, che potranno, sempre di più, diventare visitatori del nostro territorio, per apprezzarne gli svariati profili storici, culturali, archeologici, paesaggistici e gastronomici, e, sempre di meno, essere turisti “mordi e fuggi”.
Ma Aidone si sta anche attrezzando, in intesa istituzionale con l’Università degli Studi di Enna Kore -Facoltà Ingegneria, Architettura e Scienze Motorie-, sulla base di un’apposita convenzione, con l’originale progetto “ArKA -Architecture Kore Atelier”, consistente nell’allestimento di una mostra permanente di lavori, ricerche, tesi di laurea, etc, della Facoltà stessa, con particolare attenzione al territorio di Aidone. Ciò consentirà di animare il Centro Polivalente di Via Erbitea per tutto l’anno, attirando studenti, genitori, accademici e visitatori in genere. Altre iniziative impegnano l’Amministrazione Comunale, in particolare una, foriera di concorrere alla svolta tanto attesa, da veicolare e diffondere, tuttavia, man mano che andranno prendendo forma. Anche il neonato “Distretto Turistico dea di Morgantina”, nel cui Consiglio di Amministrazione siede il Sindaco aidonese, è destinato a diventare un potente strumento di sviluppo turistico del territorio che ne fa parte>>.