Piazza Armerina. Le polemiche su mozione di sfiducia non si placano. Espulso il consigliere Michelangelo Trebastoni dal Mpa

Piazza Armerina. Le polemiche sulla mozione di sfiducia non si placano. A una settimana esatta dalla mancata approvazione della mozione di sfiducia all’interno del Consiglio comunale proseguono senza sosta i botta e risposta tra gli attori della politica cittadina. Dichiarazioni, repliche e controrepliche che stanno interessando non solo gli opposti schieramenti politici ma anche le posizioni politiche nell’ambito degli stessi partiti. Oggi sulla mancata concretizzazione della “Operazione mozione di sfiducia” intervengono il coordinatore dell’Mpa Giuseppe Mattia e il capogruppo degli indipendenti, ex Pd, Giuseppe Capizzi.
Giuseppe Mattia sull’assenza dall’aula consiliare nel corso della votazione.del consigliere comunale Michelangelo Trebastoni precisao: “Non è mio costume fare polemiche, ma le dichiarazioni di Trebastoni, sulla mozione di sfiducia, mi obbligano a puntualizzare alcune cose. Mi fa piacere che si dia importanza ai legami personali e di amicizia, con Lombardo e Colianni, oltre che con Nigrelli, avendo preannunciato più volte un voto contrario alla mozione di sfiducia, pur avendola firmata. Ma le regole della politica sono altre, coerenza e correttezza politica, anche nei confronti dei partiti alleati contro l’attuale amministrazione comunale, richiedevano scelte diverse”. Mattia ricorda: “Avevo già preannunciato che non avrei accettato scuse di sorta in mancanza di comportamenti lineari e di scelte conseguenti sul piano politico. Confermo l’espulsione del consigliere Trebastoni dal Mpa, già comunicata alla dirigenza provinciale e a Raffaele Lombardo, i quali hanno condiviso questa decisione. Da tempo il consigliere Trebastoni aveva assunto posizioni incompatibili con la sua permanenza nel partito, sin dalle elezioni europee, quando sostenne un candidato non appartenente al Mpa. Il tutto fa parte di un dossier che consegnerò personalmente ai dirigenti di partito”. “I comportamenti di Trebastoni – conclude Mattia – incoerenti e ondivaghi, impediscono la sua appartenenza a un movimento politico che intende rinnovarsi a livello locale e radicarsi sempre più nel territorio, confermando senza ambiguità la propria opposizione all’amministrazione Nigrelli, alla quale si dichiara alternativo”.
Poi è la volta del capogruppo degli indipendenti, Giuseppe Capizzi, che anche a nome degli altri appartenenti al gruppo misto, i consiglieri Centonze e Failla, ha rilasciato delle dichiarazioni in risposta al capogruppo Pd Riccardo Calamaio. Come si ricorderà i tre consiglieri qualche tempo fa hanno formato un nuovo gruppo misto, indipendente dalle linee politiche del Pd di cui fino ad allora avevano fatto parte, appoggiando e votando lo scorso giovedì la mozione. Capizzi esordisce: “ Il capogruppo del Pd, il consigliere Riccardo Calamaio da bravo soldatino devoto al padrone di turno sia esso di Enna che di Piazza, e da bravo scolaretto della politica, così come già fa Nigrelli, quando è a corto di idee non perde occasione per attaccare gli avversari politici con argomentazioni personali che si rivelano non solo di una bassezza degna del personaggio in questione ma anche e soprattutto palesemente infondate e false”. “Per quanto mi riguarda – dice Capizzi – basta consultare i risultati delle elezioni amministrative 2008 per constatare che ero stato eletto consigliere comunale sin dal primo turno, a prescindere da chi fosse stato il sindaco”.
Capizzi infine a nome del gruppo: “Con Centonze e Failla sottolineamo che tali dichiarazioni accrescono in noi la certezza di avere fatto la scelta giusta nell’abbandonare il Pd, rappresentato oggi a Piazza solo dall’amministrazione e dai sette consiglieri comunali, piegato a logiche personali che rispondono alle esigenze politiche non della nostra popolazione ma agli interessi dei loro padroni di Enna, il sen. Crisafulli e l’on. Galvagno, e destinato ad essere minoranza non solo oggi in consiglio comunale ma, anche domani, dopo le prossime elezioni”.

Marta Furnari